Un nuovo trend si sta affermando nel mondo dell’edilizia e dell’architettura sostenibili: le case modulari prefabbricate, comode, economiche e soprattutto ecologiche.
Ha fatto notizia il sold out immediato su Amazon di una casa prefabbricata in legno massello di 17 metri quadri al costo di 8.000 euro. Due camere da letto, bagno e cucina da disporre e personalizzare a piacimento, assemblabili in meno di 2 giorni. Si tratta di un chiaro indice delle nuove tendenze del settore edilizio, le cui priorità oggi sono la sostenibilità e l’economicità. Caratteristiche proprie delle case modulari, che infatti sono sempre più richieste, anche come prime case.
Il concetto di casa prefabbricata non è così recente: uno dei primi esempi, in legno, risale al 1910 e si trova nella Bassa Austria. Ma fu il fondatore del Bauhaus Walter Gropius a sancirne la notorietà, presentandone qualche prototipo all’esposizione mondiale di Stoccarda del 1927 e fondando poco dopo una fabbrica specializzata. Diffusasi come tecnologia ideale per la ricostruzione post-bellica, oggi è stata perfezionata da ogni punto di vista, funzionale ed estetico. Basta un terreno su cui posizionarla, idee chiare sui “moduli” desiderati e la capacità di interpretare le istruzioni di montaggio (ma ci si può affidare anche a degli esperti).
Come funziona una casa prefabbricata?
Si stanno moltiplicando le aziende specializzate nella costruzione di case modulari, una soluzione già diffusa da tempo nel Nord Europa e giunta, negli ultimi anni, anche in Italia, sull’onda dell’interesse per l’edilizia sostenibile. La definizione di “modulari” o “prefabbricate” dipende dal fatto che le loro componenti sono costruite preliminarmente in fabbrica, rappresentando un chiaro esempio dell’industrializzazione dell’edilizia. Ma la serialità e la standardizzazione della loro produzione non corrispondono a quelle dei moduli e delle case, perché ognuno può decidere di assemblarle come preferisce, con risultati molto diversi.
I materiali prescelti sono in genere i seguenti, spesso combinati:
- Legno. È il materiale più utilizzato per la struttura, poi rifinita a piacimento. Facile da lavorare ed ecologico, richiede però manutenzione costante, per evitare la formazione di muffe.
- Acciaio. Spesso utilizzato in combinazione con il legno per aumentare la solidità della struttura della casa. I moduli così costruiti sono ideali per adattabilità e durabilità.
- Cemento. Un materiale pesante, che richiede più tempo per la lavorazione e che non lascia spazio a grandi personalizzazioni, ma offre garanzia di sicurezza e solidità. È in realtà più tipico delle abitazioni tradizionali, ma anch’esso può essere unito al legno per una soluzione intermedia.
- Muratura. I mattoni richiedono fondamenta in cemento armato, ma assicurano isolamento acustico e termico.
I requisiti fondamentali per poter pensare di acquistare case modulari sono il possesso di un terreno edificabile e l’ottenimento dei permessi del Comune. Questa tipologia di abitazione non è infatti completamente mobile e prevede un ancoraggio al terreno o delle fondamenta che le garantiscano stabilità. Se posizionata su terra o erba, viene in genere rialzata di qualche centimetro, per evitare che l’umidità del terreno la intacchi.
Una volta realizzati e consegnati i moduli, non resta che assemblarli, proprio come se si trattasse di un mobile Ikea. Ci si impiegano 1 o 2 giorni, un tempo irrisorio se si considera il valore del risultato: un’abitazione ecologica, semplice da gestire e più economica. Il costo di una casa modulare dipende naturalmente dalla scelta dei materiali e delle finiture, ma permette di risparmiare tra il 15% e il 35%.
Vantaggi delle case modulari
Non si deve pensare alle case modulari di oggi come a delle soluzioni economiche di ripiego, poco sicure ed esteticamente irrisolte. L’industria del settore si è spinta ben oltre le malcerte strutture in compensato e rappresenta oggi uno dei campi più innovativi in fatto di edilizia sostenibile. I vantaggi che ottiene chi opta per una casa prefabbricata di qualità sono principalmente tre.
Ecosostenibilità. Nella rincorsa all’impatto zero che sta interessando il settore delle costruzioni, le case prefabbricate possono fare la differenza. Venendo realizzate da zero, possono essere progettate in modo da limitare il più possibile il consumo energetico. E, se dotate di pannelli solari o di sistemi di accumulo, possono anche avvicinarsi all’autosufficienza cui punta l’edilizia sostenibile. La qualità dei materiali impiegati corrisponde poi a quella dell’abitare. Nell’edilizia modulare, infatti, vengono scelti sempre materiali, per la struttura e le rifiniture, che non rilasciano sostanze tossiche nell’aria durante l’utilizzo, garantendo una buona qualità dell’aria negli ambienti interni.
Tempo e denaro. Il percorso di costruzione, da zero, di una casa modulare è molto più rapido e prevedibile di quello di una casa tradizionale. I tempi del cantiere si riducono drasticamente e ogni minima parte viene progettata prima dell’avvio dei lavori. Ne conseguono una minimizzazione degli imprevisti e la possibilità di conoscere fin da subito il costo finale.
Personalizzazione. Nessuna tipologia di casa con un costo contenuto è stata mai così personalizzabile dal punto di vista strutturale. Ciò significa che, coerentemente con l’ambiente esterno e il contesto abitativo in cui sono inserite, possono raggiungere livelli di unicità per quanto riguarda il design. I proprietari sono liberi di costruire una vera e propria casa su misura per loro, adattandola a qualunque esigenza pratica ed estetica.