Continua a crescere il numero delle città aderenti al progetto Green City Accord.
Un anno dopo il lancio del progetto, altri 9 centri urbani si aggiungono all’elenco dei firmatari del Green City Accord, giunto a coinvolgere 73 città europee accomunate dalla volontà di diventare più sostenibili a beneficio di tutti. Il 70% della popolazione UE vive in aree urbane, che oggi si trovano ad affrontare una delle sfide più grandi e urgenti della loro storia: la transizione ecologica. Allo stato attuale, infatti, non sono in grado di garantire né un’adeguata qualità di vita a tutti gli abitanti né il rispetto dell’ambiente, che sulla qualità della vita, tra l’altro, incide notevolmente.
Lo stato delle acque e dell’aria che si respira in città, del traffico, dell’inquinamento acustico, del rapporto tra aree verdi e abitanti, dei servizi, assenti o poco inclusivi, influisce tutt’ora negativamente sul benessere dei cittadini e dell’ambiente, anche nei centri più all’avanguardia. Si è reso perciò necessario un accordo, che, in linea con le altre iniziative internazionali, – il Green Deal, l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU – stabilisse traguardi serrati e comuni per le città aderenti.
Cosa prevede il Green City Accord
Si tratta di un accordo tra sindaci europei in vista di un allineamento sulle azioni da compiere per dare vita a città più salutari. Secondo il Commissario UE per l’Ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius «l’Europa ha bisogno […] di città e sindaci determinati a coinvolgere gli attori locali, gli innovatori, gli imprenditori e i giovani per costruire un futuro migliore e più verde» e il Green City Accord «dimostra che possiamo andare avanti insieme, costruendo un ambiente più verde dove la qualità della vita conta». Apostolos Tzitzikostas, Presidente del Comitato Europeo delle Regioni, precisa infatti che «la transizione energetica e la conservazione del nostro prezioso ambiente dovrà avvenire a partire dalle nostre città, dalle nostre regioni e dai nostri villaggi oppure non avverrà del tutto».
Le 5 aree tematiche
Partire dal basso, dunque, dai piccoli e grandi centri urbani è l’unico modo per dare vita alla rivoluzione capillare richiesta in ottica sostenibile. Sono 5 le aree in cui il progetto si propone di farlo, guidato dal Green Deal europeo:
- aria. La qualità dell’aria e la qualità della vita in città sono due fattori intimamente connessi. Per migliorare quest’ultima, le città firmatarie si impegnano a mantenere il livello di microparticelle inquinanti sotto i limiti imposti dalle linee guida dell’OMS.
- Acqua. Non solo la qualità dell’acqua, ma anche il controllo dei consumi idrici e dell’efficienza dell’impiego della risorsa.
- Natura e biodiversità. Le città del futuro saranno sempre più verdi e integreranno in ogni progetto urbano la natura quale elemento indispensabile al benessere dei cittadini. Ma le aree verdi in città sono fondamentali anche per favorire la biodiversità vegetale e animale.
- Economia circolare e rifiuti. Non esiste sostenibilità senza circolarità. Le città firmatarie si impegnano perciò a diminuire la produzione di rifiuti domestici urbani e a favorirne il recupero e il riciclo.
- Rumore. Come per l’inquinamento dell’aria, anche l’inquinamento acustico derivante dal traffico e dalle attività cittadine impatta notevolmente sulla qualità della vita degli abitanti. Le città del futuro dovranno perciò tenerlo sotto controllo, rispettando sempre le linee guida e i livelli raccomandati dall’OMS.
I vantaggi
Le 9 new entry del Green City Accord, sommatesi il 22 settembre scorsoalle altre firmatarie, sono Utrecht, Goteborg, Burgas, Vantaa, Genova, Riga, Vilnius, Firenze e Lione. Per unirsi a loro, è necessario che il sindaco o un suo rappresentante equiparabile firmi l’accordo e che entro due anni la città definisca i propri obiettivi al 2030 per ognuna delle aree tematiche sopra delineate, specificando i dati relativi alla situazione di partenza. Ogni 3 anni sarà tenuta a presentare una relazione che testimoni l’avanzamento dei progetti.
Chi sarà disposto a intraprendere questo cammino otterrà diversi vantaggi, che vanno ben oltre quelli ambientali insiti nell’accordo:
- l’acquisizione di visibilità a livello europeo, con un aumento di prestigio e autorevolezza derivante dalla lungimiranza degli interventi attuati e dei risultati raggiunti
- la possibilità di contribuire a dare forma alla politica ambientale europea
- l’aumento della trasparenza, della responsabilità e della credibilità rispetto alla propria comunità locale
- un accesso diretto alle informazioni sulle opportunità di finanziamento europee
- la partecipazione a eventi di networking, che offrono ulteriori opportunità di sviluppo e potenziamento professionale
- la ricezione di linee-guida e di supporto personalizzato tramite un helpdesk dedicato
- la possibilità di confrontare i propri risultati con quelli delle altre città e realtà.
«Il Green City Accord dimostra il livello di ambizione, impegno e leadership locali presenti in tutta l’Europa, determinata a proteggere il nostro pianeta e a donare un futuro sostenibile alla nostra gente», conclude Tzitzikostas.