La tecnologia domotica è sempre più invisibile e migliora il comfort domestico senza farsi notare.
L’essenziale è invisibile agli occhi… e vale anche per la domotica! L’innovazione tecnologica affianca in tutti i campi la sofisticazione dei processi e dei servizi al minimalismo delle forme e alla semplicità di utilizzo. A mano a mano che avanzavano tecnologicamente, gli oggetti che utilizziamo ogni giorno tendono ad assottigliarsi, ad offrire il massimo delle funzionalità occupando il minimo spazio. In alcuni casi scompaiono persino, assorbiti dall’etere digitale. E parallelamente cambia il nostro modo di interagirvi. Dalla manovra di una leva siamo passati allo schiacciamento di un tasto, poi allo sfioramento di un’interfaccia touch e infine al semplice comando vocale, rendendo sempre più plausibile l’idea di una tecnologia invisibile.
In casa, questa tendenza alla scomparsa è ancora più ricercata, per rendere meno invasivi possibile, dal punto di vista spaziale ed estetico, gli ormai indispensabili impianti e apparecchi tecnologici. L’obiettivo è di dare l’impressione che ad aiutarci nelle faccende domestiche e a garantirci il comfort ambientale sia un’intelligenza tanto impercettibile quanto potente, che lavora anche mentre siamo distratti. Affascinati da questa possibilità, secondo l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia abbiamo speso oltre 500 milioni di euro per la domotica e la building automation nel 2020, contenendo al -5% la flessione rispetto al 2019, nonostante la pandemia in corso. E, grazie all’IoT (Internet of Things), i designer e developer sono ormai parecchio vicino alla tanto agognata invisibilità dei loro prodotti, che si fanno notare solo quando è richiesto o quando rendono percepibili i loro effetti benefici.
Tecnologia invisibile per la cucina
La cucina è forse l’ambiente domestico più ricco di tecnologia, tra frigorifero, forno, fornelli, cappa, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici. Molti di essi non possono di certo rimpicciolirsi, dato che devono ospitare cibi e/o stoviglie. Ma per altri c’è un buon margine di minimalizzazione.
Per quanto riguarda i fornelli, il design ha ormai superato l’idea di dispiegare grate di metallo su grandi fuochi regolabili tramite manopole. Il futuro è l’induzione, che permette di raggiungere la temperatura di cottura desiderata senza il rischio di dare fuoco a qualcosa. E soprattutto a partire da una postazione minimal o addirittura completamente invisibile. Il piano a induzione che tutti conosciamo è, infatti, composto da una sottile placca in vetroceramica con una sezione comandi touch.
Ma la sperimentazione è andata ben oltre. Nelle più moderne cucine, il sistema è totalmente nascosto sotto il piano in pietra sinterizzata, che costituisce tutta la superficie del mobile della cucina, senza soluzione di continuità. Il fornello invisibile si attiva solo nel momento in cui sulla sua superficie viene posizionato un cooking pad in silicone, su cui si appoggiano le padelle. Senza pad, il touch non funziona, per la sicurezza di tutti, e il fornello praticamente non esiste.
Un’altra presenza ingombrante in cucina è solitamente quella della cappa, che assorbe i fumi e gli odori degli alimenti in cottura. Come renderla praticamente invisibile? Unendo hi-tech e design minimal è possibile dare vita a una cappa che costituita da un pannello di vetro trasparente posizionato dietro i fornelli. Si attiva a partire dal touch dei fornelli oppure automaticamente quando rileva un certo livello di fumi e odori. E assorbe questi ultimi in modo silenzioso, adattando la potenza in base alle necessità. Può essere controllata anche con comandi vocali e, quando non serve, scompare all’interno del mobile.
Tecnologia invisibile per la camera da letto
Per massimizzare il relax in camera da letto, esiste invece un letto a baldacchino molto lineare, in legno e/o alluminio, che nasconde però al suo interno tutta la tecnologia invisibile immaginabile. Dalla struttura si sprigionano, infatti, musica, luce ambientale o da lettura e fragranze. Ai piedi del letto compare magicamente uno schermo con proiettore. La rete è motorizzata, per essere regolata in base alle preferenze. Ma, come se tutto ciò non fosse già abbastanza avveniristico, l’IoT e i sensori permettono di raccogliere dati sul sonno, regolando persino la temperatura della stanza per migliorarlo.
Televisori invisibili
Com’è possibile che la tecnologia per eccellenza deputata alla visione diventi invisibile? Eppure l’innovazione nel campo dei televisori ha raggiunto anche questo stadio, pur non lesinando sulla loro dimensione. Non abbiamo, infatti, a disposizione solo televisori che scompaiono nel muro o in un mobile e televisori che si mimetizzano tra i quadri di casa mandando in onda immagini di dipinti quando non sono utilizzati. Esistono ormai anche televisoriche quando sono spenti riflettono perfettamente la nostra immagine, come degli specchi. Oppure sottilissimi schermi OLED che risultano completamente trasparenti, in grado anche di mandare in onda immagini che sembrano sospese nell’aria.
Centraline minimal
Non da ultimo, le centraline per il controllo delle varie funzionalità domotiche presenti in casa. Sono ormai costituite da placche sottilissime che si mimetizzano completamente sulla parete di destinazione e possono essere azionate con tasti o comandi vocali. Permettono naturalmente di gestire l’illuminazione, la temperatura, le tende, le tapparelle e la musica, creando veri e propri scenari domestici personalizzati. Ma consentono anche di controllare tutti gli apparecchi e dispositivi integrati nel loro sistema, sempre attraverso i comandi vocali e da remoto tramite app per smartphone e tablet.