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Caloriferi di design ed efficienti

Chi ha detto che i caloriferi non possono essere belli? Basta che siano di design!

Qual è l’elemento di arredo più osteggiato dai designer di interni? Esatto, i caloriferi. Pur indispensabili per il comfort domestico, sono generalmente considerati antiestetici e ingombranti. Insomma, costituiscono un male necessario, anche se solo per 6 mesi l’anno. Certo, un modo per eliminarli c’è ed è il riscaldamento a pavimento o quello a parete, ma non tutti hanno la possibilità di mettere a soqquadro casa per installarli. È molto più frequente allora il tentativo di nasconderne la presenza relegandoli in un angolo della stanza oppure mascherandoli, ma stando attenti a non ostacolare la diffusione del calore. Eppure ultimamente si sta diffondendo una nuova tendenza in materia, che potrebbe cambiare le cose: i caloriferi di design.

Architetti, designer e produttori di caloriferi stanno infatti collaborando non solo per sviluppare soluzioni efficienti e a bassissimo impatto ambientale, ma anche per nobilitare esteticamente i termosifoni. E se non diventeranno protagonisti della progettazione abitativa, almeno potranno essere di supporto invece che di ostacolo alla definizione estetica dell’ambiente.

I caloriferi del futuro

La ricerca sui sistemi di riscaldamento sta perciò procedendo in due direzioni parallele e compatibili: l’aumento della loro efficienza e la definizione della loro estetica. Sul primo fronte, i sistemi di generazione di calore più promettenti sembrano essere le pompe di calore, che utilizzano fonti rinnovabili per scaldare l’acqua che porterà il calore in casa. A livello di tecnologie di emissione, queste richiedono superfici di scambio ampie e una bassa temperatura di mandata dell’acqua e sono perciò ideali da abbinare al riscaldamento a pavimento o a parete.

Ma nulla vieta di associarle ai caloriferi. In questo caso, tra i materiali più diffusi per la loro produzione – ghisa, acciaio e alluminio – sarà bene scegliere l’alluminio, che consente proprio una maggiore superficie di scambio e temperature di lavoro più basse (45-48 gradi). Naturalmente, più i caloriferi sono ampi più saranno in grado di scaldare velocemente l’ambiente, richiedendo minore apporto di acqua.

Il materiale tradizionale per i caloriferi è la ghisa, ma l’alluminio e l’acciaio permettono di ottenere soluzioni più leggere, di migliore impatto nelle case moderne. A parità di dimensioni, inoltre, sono più efficienti, perché scaldano più velocemente l’ambiente, ed essendo più versatili per forma e grandezza sono anche più flessibili. La ricerca estetica si concentra, non a caso, su questi due materiali, grazie ai quali eleganza e funzionalità possono finalmente andare di pari passo, dando vita a caloriferi sostenibili e di design.

Caloriferi di design: l’alluminio

La vera partita si gioca sull’alluminio, un materiale che può essere riciclato all’infinito e modellato con facilità. Per Antrax IT l’hanno lavorato Daniel Libeskind e Piero Lissoni. Il primo ha prodotto la linea di radiatori Android, a partire da fogli di alluminio riciclato ripiegati sul lato lungo per creare sequenze spigolose. Il risultato è una scultura geometrica, che cela però anche una tecnologia innovativa. Raggiunge infatti la temperatura desiderata in tempi molto brevi e garantisce elevata efficienza termica. Android ha infine il pregio di poter essere installato in qualunque ambiente: in verticale o in orizzontale, nella versione elettrica o in quella idraulica e con una colorazione scelta tra oltre duecento possibilità.

Un’alternativa è offerta da Piero Lissoni con la linea Waffle, somigliante proprio alla cialda dolce da cui prende il nome. In questo caso, la piastra di alluminio ha una lavorazione a nido d’ape, con una verniciatura goffrata a polvere che richiama l’aspetto della ghisa.

Gabriele e Oscar Buratti il termosifone in alluminio lo esaltano come «dettaglio di design e carattere, un oggetto da far dialogare con quinte, aperture e luce, materia e colore». Le loro linee Ottolungo e 100/1000 RIGHE per Caleido ne sono la dimostrazione. Ottolungo è letteralmente un otto la cui sezione si allunga fino a creare una colonna portante dell’ambiente domestico. Può essere installato anche in orizzontale, come pannello freestanding collegato alla corrente elettrica. 100/1000 RIGHE, invece, si compone di piastre allungate con onde più larghe o più strette, da accostare, in verticale o in orizzontale, per creare una sequenza quasi ritmica.

Caloriferi di design: acciaio e marmo

A giocare con l’acciaio inox è invece Elisa Ossino, che per Tubes Radiatori ha sviluppato I Ching, modulo radiante a linea, geometrico ed essenziale. La semplicità del disegno, che minimizza gli spessori e l’ingombro, e l’attacco a parete asimmetrico consentono di abbinare più moduli per creare le composizioni desiderate. I Ching esiste sia in versione idraulica che elettrica. E le differenti finiture metallizzate tra cui scegliere lo rendono adatto a qualunque ambiente dall’aspetto minimal e sofisticato.

Infine, une esperimento che si discosta dai precedenti, facendo uso del marmo. È la realtà imprenditoriale Maarmo che lo porta avanti, producendo caloriferi di design a partire da segatura di marmo amalgamata con un liquido, fatta solidificare in forma rettangolare personalizzabile e finita con verniciature ad acqua. I radiatori ottenuti sono perciò riciclati, ma anche riciclabili: basta rimacinarli a fine ciclo di vita.

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