Grazie all’European City Facility, anche i piccoli comuni possono ambire a ricevere investimenti nell’ottica della transizione energetica.
Non sono soltanto le grandi metropoli a partecipare alla corsa alla sostenibilità. Anche i comuni di piccole e medie dimensioni devono impegnarsi in progetti di transizione energetica. Per farlo, dal 9 giugno hanno a disposizione anche il quarto bando dello European City Facility (EUCF), iniziativa europea che li supporta proprio nella creazione di concepts di investimento riguardanti progetti per la sostenibilità energetica.
Cos’è European City Facility?
L’EUCF vuole sostenere i comuni e gli enti locali europei o i loro raggruppamenti nello sviluppo di concepts di investimento nel settore dell’energia sostenibile. Questo sostegno assume la forma di una sovvenzione di 60mila euro, con cui lo European City Facility finanzia servizi e attività a sostegno dello sviluppo di concepts di investimento. Per esempio, studi di fattibilità, analisi di mercato, analisi delle parti interessate, analisi legali, economiche e finanziarie o analisi dei rischi. La sovvenzione perciò non finanzia direttamente i progetti, ma fornisce loro tutte le carte in regola per trovare in seguito i propri finanziatori.
I soggetti beneficiari dei fondi incontrano infatti innumerevoli difficoltà quando si tratta di attuare i piani d’azione per il clima e l’energia, tra vincoli finanziari e mancanza di capacità di accedere ai giusti finanziamenti. L’iniziativa supera in particolare due barriere fondamentali per gli investimenti energetici sostenibili a livello locale:
- mancanza di capacità finanziaria e giuridica per trasformare le strategie locali a lungo termine in materia di energia e clima in concepts di investimento adeguati
- mancanza di aggregazione di piccoli progetti frammentati e quindi scarsa attrattività per il settore finanziario
L’European City Facility li aiuta allora innanzitutto a trasformare i loro piani in progetti concreti, attraverso lo sviluppo di concepts di investimento solidi, maturi e credibili, prerequisiti per l’accesso a diverse fonti di finanziamento. In tal modo i comuni e gli enti locali possono esplicare il loro enorme potenziale per alimentare dal basso la transizione energetica in Europa, rendendo più capillari e partecipati gli interventi. L’idea è però anche di consentire loro di raggruppare progetti più piccoli in portafogli di investimento più ampi, da una parte mobilitando risorse finanziarie significative e dall’altra stimolando la coprogettazione e la condivisione.
Chi c’è dietro l’EUCF?
A gestire le operazioni sono uno Strategic Board, un team EUCF e un team di consulenti per gli investimenti, organismi che garantiscono la direzione strategica dell’iniziativa. È in ogni caso assicurato che le città abbiano voce in capitolo su come il sostegno finanziario possa soddisfare al meglio le loro esigenze finanziarie. Ma anche che le città abbiano accesso a un processo di selezione e un sostegno indipendenti e trasparenti. Inoltre, vengono nominati esperti nazionali per ciascun paese ammissibile, che supportano i richiedenti e i beneficiari EUCF a livello locale e nella loro lingua nazionale.
Le operazioni sono gestite in particolare da 4 membri:
- Stephan Brandligt, vicesindaco di Delft (Olanda), membro di Energy Cities
- Luigi Acquaviva, del comune di San Giuseppe Vesuviano, membro di Climate Alliance
- Ulrike Firniss, direttore deli affari europei della regione di Göteborg (Svezia), membro di Eurocities
- Ivan Ivankovic, Head of Energy and Climate a Zagabria (Croazia), membro di ICLEI
Gli obiettivi
L’obiettivo finale di European City Facility è perciò evidentemente di incoraggiare investimenti in progetti che riguardino la transizione energetica. Un target che richiederà innovazione organizzativa, tecnica e finanziaria, in particolare per colmare il divario di capacità dei comuni di piccole e medie dimensioni rispetto alle grandi città. Ma l’EUCF ha anche obiettivi specifici:
- fornire competenze tecniche e finanziarie per creare progetti di investimento credibili e scalabili, che dovrebbero innescare investimenti pubblici e privati di ampio respiro
- sviluppare le capacità del personale municipale di sviluppare progetti e fornire strumenti, networking e opportunità di trasferimento delle conoscenze che ne faciliteranno e accelereranno l’attuazione
- facilitare l’accesso per i comuni di piccole e medie dimensioni a finanziamenti privati o finanziamenti UE
Cosa finanzia il bando?
Il quarto bando European City Facility, pubblicato il 9 giugno 2022, finanzia 48 concepts di investimento, mettendo a disposizione un totale di 2,88 milioni di euro, così suddivisi:
- 1,32 milioni per il finanziamento di 22 progetti in Centro ed Est Europa (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia e Slovacchia)
- 0,54 milioni per il finanziamento di 9 progetti in Nord e Ovest Europa (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Svezia, UK)
- 1,02 milioni per il finanziamento di 17 progetti in Sud Europa (Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna)
Sarà possibile accedervi fino al 30 settembre 2022 (ore 17.00), assicurandosi di tenere in considerazione i 5 criteri di valutazione:
- dimensione dell’investimento
- risparmio energetico promesso
- struttura di governance
- coinvolgimento di stakeholder
- allineamento con gli obiettivi EUCF
I risultati verranno comunicati a dicembre 2022.