In casa si nascondono ponti termici invisibili che disperdono energia e fanno entrare il rumore: i cassonetti delle tapparelle.
Le tapparelle sono il metodo ideale per controllare facilmente la quantità di luce che entra in casa preservando anche la privacy, la sicurezza e il comfort domestico. Tuttavia presentano un componente imprescindibile che va installato con cura, per evitare che i vantaggi del sistema vengano annullati. Sono i cassonetti che contengono il rullo su cui le tapparelle si riavvolgono, un punto potenzialmente critico per l’isolamento termico e acustico.
Come funzionano le tapparelle?
La tapparella è un sistema ombreggiante costituito da una copertura formata da un insieme di lamine in PVC o in alluminio. Per essere aperta o chiusa si avvolge attorno a un’asse posta all’interno di un contenitore fissato alla parete. L’avvolgimento e svolgimento della copertura avviene con funzionamento manuale o motorizzato.
Nel caso di tapparelle a gestione manuale, quando si gira la manovella o si tira la cinghia a cui è collegato il sistema, si avvia la rotazione degli assi contenuti nei cassonetti, cui è fissata la copertura. Quest’ultima si avvolge attorno a esso o si distende seguendo le apposite guide laterali fissate al muro o alla finestra stessa, a seconda del verso di rotazione o del movimento compiuto. Le guide o binari consentono che la tapparella si mantenga sempre dritta, scorrendo senza ostacoli in su o in giù e coprendo o scoprendo interamente la finestra. Se il meccanismo di azionamento del sistema è motorizzato, è sufficiente premere un interruttore o il tasto di un telecomando per avviarlo.
A cosa servono i cassonetti per tapparelle?
La scatola che contiene l’asse attorno cui si avvolge la copertura – l’avvolgibile – è detta, per la sua forma, cassonetto e può essere integrata nel muro o fissata all’esterno dell’edificio. Nel cassonetto si trova in genere anche l’alloggio del sistema di azionamento della tapparella, che può essere costituito da una cinghia, da una manovella o da un motore elettrico. Oltre a permettere di avvolgere o svolgere facilmente le tapparelle, i cassonetti le proteggono dall’usura e le nascondono alla vista, per garantire un’estetica più pulita.
Come le tapparelle stesse, anche i cassonetti sono in genere realizzati in PVC o alluminio e sono disponibili in diversi colori e alcuni possono essere intonacati, perché possano adattarsi all’estetica dell’edificio. Ciò è fondamentale in particolare se il cassonetto è esposto all’esterno. A seconda del modello di tapparella sono disponibili diversi design, che vanno dal classico design rettangolare al moderno design rotondo. L’installazione è semplice e non intacca la muratura, perché il cassonetto viene montato davanti alla finestra e le guide vengono fissate al telaio. È perciò ideale nel caso in cui si vogliano montare delle tapparelle durante una ristrutturazione.
I cassonetti possono però anche essere completamente nascosti nella muratura, una soluzione più complessa da installare, ideale per le nuove costruzioni. In questo caso il cassonetto della tapparella viene inserito in un’apertura di montaggio nella muratura e il sistema viene installato insieme alle finestre stesse. Anche questa tipologia deve comunque prevedere un’apertura che garantisca l’accesso per manutenzione e ispezioni.
Le criticità dei cassonetti per tapparelle
Il cassonetto è sostanzialmente una scatola vuota che ospita soltanto l’avvolgibile. Crea perciò una discontinuità rispetto all’involucro edilizio e può rappresentare un punto debole per l’isolamento termico e acustico. L’ENEA per esempio ha rilevato che i cassonetti per tapparelle possono disperdere calore (o aria fresca, in estate) fino a far lievitare del 10%-15% le spese. Costituiscono quindi dei ponti termici, che disperdono l’energia. Ciò significa che una termocamera li rileverebbe come punti molto più freddi d’inverno e più caldi d’estate rispetto al resto dell’ambiente domestico.
Come spesso accade, inoltre, alla dispersione termica si accompagna il problema dell’ingresso del rumore dall’esterno. I cassonetti rappresentano punti che amplificano in casa i suoni provenienti dall’esterno – mezzi di trasporto, schiamazzi, cantieri, lavori… –, soprattutto in città o in altre zone soggette a forte inquinamento acustico.
Come isolare ed efficientare i cassonetti?
Per risolvere il problema della dispersione termica e dell’inquinamento acustico è perciò necessario coibentare i cassonetti delle tapparelle. Così facendo si migliorerà sensibilmente il comfort domestico, si ridurranno i costi energetici e si elimineranno i problemi derivanti dalla formazione in casa di eccessiva umidità, come condense e muffe.
La difficoltà di isolare un cassonetto risiede nel fatto che lo spazio a disposizione per posare il materiale isolante è scarso. Serve perciò un materiale altamente isolante, che può essere efficace anche in una stratificazione di pochi centimetri, come la lana di roccia, la fibra di vetro o la schiuma poliuretanica. Naturalmente la coibentazione del cassonetto e la relativa spesa da sostenere hanno senso solo se il cassonetto è in perfette condizioni. Se fosse invece danneggiato o obsoleto l’isolamento perderebbe di efficacia.
La coibentazione si può installare anche da sé, grazie a un kit apposito. Ma per essere certi di posare bene il materiale conviene ricorrere a professionisti del settore. Bisogna infatti tagliare e posizionare il pannello in modo molto preciso dato lo spazio esiguo. Se invece il cassonetto non contenesse abbastanza spazio per posizionare uno strato isolante o non fosse in buone condizioni, converrà sostituirlo con uno nuovo che contenga già uno strato isolante. Oppure sostituire direttamente la finestra con un sistema monoblocco che includa tutte le parti compreso il cassonetto.