Nel 2025 non si ferma la transizione ecologica dell’edilizia, tra materiali bio-based, AI, verde e aumento dell’energia rinnovabile.
L’anno appena iniziato corrisponderà a un altro passo in avanti verso un’edilizia finalmente sostenibile e inclusiva, nonostante il freno negli investimenti dovuto alla riduzione dei Bonus edilizi. Nel 2025, infatti, emergeranno nuovi trend per l’edilizia e se ne affermeranno altri già avviati, nel tentativo di ridefinire il modo in cui progettiamo e costruiamo gli edifici. Tra questi, l’uso di materiali bio-based, l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) per promuovere la sostenibilità e l’inclusione del verde nei progetti edilizi sono particolarmente rilevanti.
Diminuiscono i Bonus edilizi e frenano gli investimenti
Le previsioni per il 2025 indicano un’ulteriore contrazione degli investimenti nel settore delle costruzioni, stimata intorno al 7%, dopo il crollo del 2024 rispetto all’anno precedente. Questo calo è attribuibile principalmente alla riduzione o eliminazione dei bonus fiscali che avevano precedentemente stimolato la riqualificazione edilizia, soprattutto in chiave sostenibile. In particolare, si prevede un crollo del 30% nella manutenzione straordinaria abitativa, evidenziando la dipendenza del settore da tali incentivi negli anni precedenti.
Materiali biologici per l’edilizia
La crescente consapevolezza ambientale ha spinto l’industria delle costruzioni a esplorare materiali ecologici più sostenibili di quelli tradizionali. Tra i trend per l’edilizia 2025 ci sono materiali biologici e bio-based, derivati da fonti rinnovabili, sempre più oggetto di studi e test per comprendere la loro resistenza a lungo termine.
Un esempio significativo è l’adozione di materiali bio-based, ovvero con origine biologica ma privi di componenti derivati da petrolio o carbone. Tra questi, i polimeri bio-based come il polietilene, la poliamide, l’acido polilattico e il poliuretano. Questi materiali offrono alternative più sostenibili ai polimeri tradizionali, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. Tuttavia, la loro diffusione su larga scala richiede un’attenta valutazione di parametri come la biocompatibilità, la biodegradabilità (secondo lo standard EN 13432) e la processabilità.
Oltre ai polimeri bio-based, materiali naturali poco presi in considerazione prima stanno oggi emergendo come alternative molto valide. Il bambù, per esempio, è apprezzato per la sua rapida crescita e la capacità di rigenerarsi senza necessità di ripiantumazione, rendendolo una risorsa rinnovabile ideale l’alta domanda dell’edilizia. Le vernici naturali rendono più salubre l’ambiente interno, evitando che si librino nell’aria Composti Organici Volatili (COV) tipici delle vernici tradizionali.
L’inclusione dell’Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale sta emergendo come uno strumento chiave nella trasformazione sostenibile del settore edilizio, offrendo soluzioni innovative per ottimizzare l’efficienza energetica e migliorare la sicurezza e l’inclusività delle costruzioni. Grazie all’analisi avanzata dei dati, le aziende sono oggi in grado di sviluppare mappe energetiche dettagliate e dinamiche per i propri edifici, offrendo ai progettisti strumenti per monitorare in tempo reale i consumi e simulare scenari futuri. L’uso dell’IA risulta particolarmente utile nella fase di progettazione, permettendo ai team di progetto di valutare numerose ipotesi e stimare il livello di sostenibilità e durabilità raggiungibile attraverso diverse combinazioni di materiali, tecnologie costruttive e impianti.
Il contributo dell’IA va naturalmente oltre l’efficientamento energetico: nel campo della sicurezza sul lavoro, per esempio, l’IA sta rivoluzionando i metodi preventivi grazie all’analisi predittiva degli incidenti e delle loro cause. L’uso di robot e droni per operazioni ad alto rischio, insieme alla manutenzione predittiva delle attrezzature, sta contribuendo a creare un ambiente di lavoro più sicuro e sotto controllo.
Inclusione del verde nei progetti edilizi
L’integrazione di elementi naturali nei progetti di edilizia sta diventando un trend sempre più diffuso nel 2025, riconosciuta per i suoi benefici sia ambientali che psicologici. Gli spazi verdi aumentano infatti il benessere degli occupanti, contribuendo a ridurre lo stress e a migliorare la qualità della vita, come insegna il design biofilico. Questi spazi non solo migliorano l’estetica degli edifici, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella regolazione del microclima, nella purificazione dell’aria, nella gestione delle acque piovane e nell’aumento della biodiversità in città. L’adozione di tetti verdi, pareti vegetali e giardini pensili è quindi in aumento, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate. Queste soluzioni contribuiscono anche a mitigare l’effetto isola di calore urbano, migliorando l’efficienza energetica degli edifici.
Cresce l’energia da fonti rinnovabili
Nel 2025, il panorama energetico globale vedrà una significativa espansione delle energie rinnovabili, un trend increscita per l’edilizia sostenibile. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), le fonti rinnovabili supereranno il carbone, diventando la principale fonte di generazione elettrica a livello mondiale. Si prevede che la produzione da fonti pulite aumenterà a 10.799 TWh, con il solare fotovoltaico e l’eolico che rappresenteranno il 95% di questa espansione.
In particolare, il settore fotovoltaico sta vivendo una crescita esponenziale. Le previsioni indicano che la capacità installata supererà i 1.000 gigawatt (GW) entro il 2025, grazie alla riduzione dei costi degli impianti e ai continui progressi tecnologici che ne migliorano l’efficienza. L’adozione di politiche favorevoli e l’innovazione tecnologica del settore, sta infatti accelerando la transizione verso fonti energetiche più sostenibili, contribuendo a ridurre le emissioni di CO₂ e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.