La pandemia ha dimostrato che lo smart working è non solo possibile, ma anche vantaggioso. Se ci si dota di tutti gli strumenti adatti a supportarlo.
Pochi anni fa la prospettiva di lavorare dalla propria abitazione sarebbe sembrata futuristica a chiunque. Chissà che un domani l’ufficio a casa non possa diventare invece un must, alla pari del bagno e della cucina. La pratica dello smart working o, meglio, dell’home working, che la pandemia ha portato alla ribalta in Italia – altrove è già più consolidata – è infatti destinata a durare anche nel new normal. Se si desidera sfruttare questa possibilità, vale allora la pena riorganizzare le proprie dotazioni, su due fronti: lo spazio domestico dedicato al lavoro e le tecnologie indispensabili. È probabile che chi ha lavorato da casa negli ultimi mesi abbia riscontrato difficoltà rispetto a entrambi, soprattutto se ha dovuto condividere gli spazi con altri lavoratori e/o studenti.
Per un ufficio a casa confortevole e funzionale
Le aziende più all’avanguardia sanno bene quanto conti la progettazione dello spazio in termini di salute e produttività. Ma con l’home working siamo noi gli unici responsabili delle nostre abitudini lavorative. L’entusiasmo iniziale del poter lavorare comodamente dal divano o addirittura dal letto si è nella maggior parte dei casi scontrato con l’evidenza della minore produttività, quando non del mal di schiena. L’ergonomia sconsiglia infatti di utilizzare letto e divano con questo scopo per più di un’ora al giorno. E lo stesso fa la psicologia, perché mentalmente è importante ricollegare a ogni ambiente una specifica funzione.
L’ideale è dunque organizzare un angolo ufficio, se non si dispone di un’intera stanza adatta allo scopo. Il solo atto di sederci a una scrivania appositamente dedicata al lavoro ci aiuterà a sviluppare la concentrazione adatta allo scopo e l’adozione di una postura migliore limiterà i danni fisici.
Consigli utili
Ecco qualche accortezza per affrontare consapevolmente la progettazione di un angolo ufficio a casa:
- Luce naturale. È un fattore indispensabile al benessere psicofisico. Scegliere una stanza o una parte di essa ben illuminata farà la differenza.
- Spazio per muoversi. La postazione di lavoro ideale misura 1,50 x 2,10 metri, salvo esigenze specifiche. Che scegliamo di allestirne una più piccola o più grande, è importante tenere conto, oltre che dello spazio sul piano di lavoro, anche dello spazio per il movimento della sedia.
- La sedia. Dovremo passarci più ore al giorno, perciò è bene che sia non solo comoda, ma appositamente progettata per la sua funzione. Una sedia ergonomica, che ci permetta di tenere schiena dritta, braccia a 90 gradi e piedi ben appoggiati, sarà l’ideale. Ma è altrettanto importante alzarsi e camminare ogni tanto.
- Uffici a scomparsa. Nel caso di metrature piccole, possiamo utilizzare nicchie o possiamo allestire all’occorrenza uffici provvisori con scrivanie pieghevoli o a scomparsa, con piani costituiti da ante ribaltabili.
- I colori. Le tonalità dei colori hanno un impatto significativo sullo stato d’animo. Scegliere la palette di colori più adatta alla nostra personalità e al nostro lavoro può giovare alla produttività. C’è chi preferirà un pot-pourri di colori per stimolare la creatività e chi tonalità neutre per aumentare la concentrazione.
- Ordine. Mensole, portadocumenti e scatole permettono di alleggerire e riordinare il piano di lavoro senza rubare troppo spazio, anzi, ottimizzandolo.
- No alle distrazioni. L’angolo prescelto dovrà essere, per quanto possibile, isolato dagli ambienti più rumorosi o di passaggio e dovrà bandire tutti gli oggetti non strettamente connessi alla funzione per cui è progettato.
- Comfort. Se è vero che è necessario evitare le distrazioni, è altrettanto vero che lo spazio prescelto deve essere accogliente e confortevole. Stampe appese al muro, piante e fiori contribuiscono alla causa. Ma anche posizionare la scrivania nei pressi di una finestra può essere una soluzione intelligente, per creare un canale tra interno ed esterno, migliorando qualità dell’aria e umore.
Quelli appena elencati sono aspetti importanti per tutti i lavoratori da casa, ma, data la specificità di ogni abitazione e di ogni professione, i diretti interessati sapranno adottare soluzioni personalizzate. E ciò è valido anche per quanto riguarda il vero cuore dell’argomento, cioè la tecnologia di supporto al nostro lavoro.
Tecnologie a prova di smart working
Non basta allestire uno spazio confortevole e ordinato se la connessione salta, mancano prese di corrente o ci distraggono i rumori. L’attenzione crescente a queste tematiche, sviluppatasi nel corso del 2020, è stata confermata dal CES 2021 (Consumer Electronics Show), dove si sono susseguite presentazioni di nuove tecnologie pensate appositamente per un ufficio a casa.
- Le prese di corrente. Che sia per l’illuminazione (a led o con lampadine a risparmio energetico, possibilmente) o per l’alimentazione di dispositivi elettronici, scegliere uno spazio dotato di tante prese di corrente è indispensabile. Tra le più moderne ed efficienti tecnologie ci sono le prese USB a incasso, le multiprese, i caricatori USB a induzione o i dispositivi per la ricarica wireless.
- La connessione. Tra i problemi principali affrontati nei mesi passati ci sono certamente l’instabilità e la lentezza della connessione, dipendenti da router obsoleti, posizionati male e incapaci di sostenere il peso di tutti i dispositivi connessi. Le soluzioni principali per garantire la sicurezza di una connessione omogenea in tutta la casa e stabile sono la fibra ottica e, a seconda delle esigenze, extender, antenne portatili o router di ultima generazione.
- PC a prova di home working. Il cuore del nostro ufficio a casa. Pressoché tutti i brand che si occupano di elettronica hanno presentato a inizio 2021 nuovi modelli di computer o monitor pensati per lo smart working. Ciò significa: schermi più grandi e con risoluzione più alta; processori potenti; attenzione alla funzionalità delle videochiamate, con potenziamento delle webcam, dei microfoni e dell’audio; rimozione dei rumori; attenzione alla salute degli occhi con basse emissioni di luce blu; modelli trasformabili in tablet per il lavoro flessibile; moduli 4G e 5G per navigare in mobilità ad alte prestazioni; batterie con oltre 20 ore di autonomia a pieno regime; alti livelli di sicurezza. Non resta che scegliere il più adatto alle nostre esigenze.
- Cuffie anti-rumore. Il disturbo dato dai rumori è uno dei limiti più grandi del lavoro da casa. Cuffie e auricolari, magari wireless, sono indispensabili per garantire un ambiente di lavoro sereno, a maggior ragione durante le videocall.
Qualche bonus per chi non si accontenta
L’home tech procede allo stesso ritmo della digital transformation e in futuro non potrà fare a meno di intelligenza artificiale e realtà virtuale o aumentata. Per i più esigenti, sono già disponibili soluzioni che le utilizzano:
- Assistenti virtuali. Gli amanti della pianificazione della propria giornata al minuto o, semplicemente, i più sbadati non potranno più farne a meno. In mancanza di assistenti fisici, suppliscono quelli virtuali, che monitorano le performance di tutti gli aspetti della casa, permettendoci di dedicarci al lavoro, o ci ricordano scadenze e impegni. Samsung ha in cantiere un vero e proprio robot assistente (Bot Care), che apprende le abitudini delle persone e le aiuta a gestire la loro giornata in modo efficiente.
- AR/VR. Una delle tendenze principali dei prossimi anni in fatto di tecnologia sarà senza dubbio l’applicazione dell’AR/VR agli ambiti più disparati, compresi quelli lavorativo e didattico. Attraverso visori che consentano esperienze decisamente più immersive di quelle prodotte dagli schermi.