Le minacce informatiche al fotovoltaico connesso aumentano di anno in anno e richiedono una maggiore attenzione alla cybersicurezza.
All’aumentare dei dispositivi tecnologici connessi, aumentano anche i rischi legati alla cybersicurezza. Nel primo trimestre del 2024, non a caso, si è verificato un numero di cyberattacchi andati a buon fine in campo energetico corrispondente a più della metà di quelli avvenuti nell’intero anno precedente. L’ha rilevato un report di Clusit (Associazione italiana per la sicurezza informatica) incentrato proprio sul settore energetico e dei servizi connessi. In particolare, è a rischio la cybersecurity del fotovoltaico, che negli ultimi anni ha visto un’impennata nell’adozione. Quali sono le principali minacce per il settore? E quali sono le misure che possono essere adottate per mitigarle?
Le minacce al fotovoltaico connesso
Gli impianti fotovoltaici, specialmente quelli di grandi dimensioni, sono sempre più integrati con tecnologie avanzate di monitoraggio, controllo e automazione, che li rendono vulnerabili a potenziali attacchi. Questi sistemi sono connessi a reti di comunicazione per trasmettere dati sulle prestazioni, lo stato operativo e altre informazioni cruciali. Tuttavia, questa interconnessione può esporre gli impianti a diverse minacce informatiche. Le più comuni sono:
- attacchi a livello di rete. Gli impianti fotovoltaici, soprattutto quelli che fanno parte di una rete smart grid, sono connessi a Internet e altre reti. Ciò li rende vulnerabili ad attacchi come il phishing, malware o attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), che potrebbero compromettere la disponibilità o l’integrità del sistema.
- Manipolazione dei dati. I dati raccolti dai sensori e dalle stazioni di monitoraggio sono cruciali per il funzionamento dell’impianto. Un attacco che alteri i dati, come le informazioni sullo stato di carica della batteria o sulla produzione di energia, potrebbe compromettere la capacità dell’impianto di operare correttamente o costringerlo a prendere decisioni automatiche basate su informazioni errate.
- Accesso non autorizzato ai sistemi di controllo. Molti impianti fotovoltaici sono gestiti da sistemi di supervisione e controllo remoto (SCADA), che possono essere vulnerabili ad attacchi informatici. Un accesso non autorizzato a questi sistemi potrebbe consentire agli hacker di manipolare le operazioni dell’impianto, causando danni fisici o interruzioni del servizio.
- Ransomware. Un tipo di attacco particolarmente preoccupante è il ransomware, che può criptare i dati vitali dell’impianto fotovoltaico, rendendoli inaccessibili fino al pagamento di un riscatto. Questo tipo di attacco può paralizzare l’impianto e causare gravi perdite economiche.
- Attacchi alla supply chain. L’industria dei pannelli fotovoltaici e dei sistemi di gestione energetica dipende da una vasta rete di fornitori di hardware e software. Un attacco che comprometta uno di questi fornitori potrebbe ripercuotersi sull’intera rete di impianti fotovoltaici.
Come migliorare la cybersecurity del fotovoltaico?
Per proteggere gli impianti fotovoltaici da queste minacce, è essenziale implementare un insieme di misure preventive, reattive e proattive, che spaziano dalla protezione delle reti e dei dispositivi alla formazione del personale. Ecco alcune delle principali strategie da adottare.
1. Protezione delle reti di comunicazione
La sicurezza delle reti di comunicazione è un aspetto fondamentale per garantire la cybersecurity del fotovoltaico. Gli impianti devono essere protetti contro gli attacchi esterni tramite l’adozione di protocolli sicuri di comunicazione (ad esempio, l’uso di VPN e crittografia per il traffico dati), l’implementazione di firewall e l’uso di sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS). Inoltre, le reti locali (LAN) che gestiscono l’impianto devono essere isolate da Internet, per limitare il rischio di accessi non autorizzati. È anche consigliabile segmentare le reti in base alla funzionalità, separando ad esempio le reti di monitoraggio da quelle di controllo operativo.
2. Crittografia dei dati
La crittografia dei dati è essenziale per garantire che le informazioni sensibili non possano essere intercettate o modificate durante la trasmissione. Dati come i parametri di controllo degli inverter, le informazioni sui consumi energetici e lo stato dei sistemi di accumulo devono essere cifrati sia durante il loro invio sia mentre sono memorizzati nei database.
3. Autenticazione e controllo degli accessi
L’accesso ai sistemi di controllo e ai dispositivi dell’impianto deve essere limitato solo a personale autorizzato e autenticato. È fondamentale implementare soluzioni di autenticazione multifattoriale (MFA), che combinano più metodi di autenticazione, come password, token o impronte digitali. Inoltre, le politiche di controllo degli accessi devono seguire il principio del minimo privilegio (POLP), che assicura che ogni operatore abbia accesso solo alle risorse necessarie per il proprio ruolo. Ad esempio, i tecnici di manutenzione non dovrebbero avere accesso alle configurazioni di rete.
4. Aggiornamenti e patch di sicurezza
Uno degli aspetti più critici per proteggere un impianto fotovoltaico è mantenere il software e i firmware dei dispositivi sempre aggiornati. Le vulnerabilità di sicurezza sono spesso scoperte nei software e nei sistemi operativi e le patch di sicurezza vengono rilasciate per correggerle. È essenziale applicare questi aggiornamenti in modo tempestivo per ridurre il rischio di attacchi informatici.
5. Monitoraggio continuo e rilevamento delle anomalie
L’implementazione di sistemi di monitoraggio continuo è cruciale per rilevare attività sospette o comportamenti anomali tutelando la cybersecurity del fotovoltaico. Software di monitoraggio avanzati possono rilevare intrusioni, tentativi di manipolazione dei dati e altri segnali di compromissione. Il monitoraggio deve essere effettuato 24/7, con allarmi e notifiche immediate in caso di incidenti di sicurezza. Una gestione tempestiva degli incidenti è infatti fondamentale per limitare i danni.
6. Formazione del personale
Infine, la formazione continua del personale è essenziale per prevenire errori umani, che rappresentano spesso una delle principali cause di vulnerabilità nella sicurezza informatica. Tutti gli operatori devono essere istruiti sui rischi informatici, sulle best practice di sicurezza e sui protocolli da seguire in caso di incidenti.