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Grazie all'urban mining è possibile recuperare e riutilizzare materiali preziosi da strutture e infrastrutture cittadine.

Cos’è l’urban mining e quali sono i benefici per la città?

Grazie all’urban mining è possibile recuperare e riutilizzare materiali preziosi da strutture e infrastrutture cittadine.

L’urban mining è una soluzione innovativa per affrontare le problematiche legate alla gestione dei rifiuti da una parte e alla scarsità di risorse naturali dall’altra. Questa attività consiste infatti nel recupero efficiente di materiali preziosi e risorse dai rifiuti urbani, dalle strutture in disuso o dai vecchi dispositivi elettronici, che altrimenti finirebbero nelle discariche. Ma cos’è esattamente l’urban mining e quali sono i benefici per le città?

Che cos’è l’urban mining?

L’urban mining è l’insieme di tecniche di recupero di risorse dai rifiuti urbani. In sostanza, è un’estrazione di materiali preziosi e utili da ciò che viene considerato uno scarto. Questi rifiuti, che possono provenire da vecchi edifici, dispositivi elettronici obsoleti, infrastrutture in disuso e altre fonti urbane, contengono infatti materiali che possono essere prelevati, riutilizzati o riciclati, riducendo così il bisogno di estrarre nuove risorse naturali.

A differenza del mining tradizionale, che implica l’estrazione di minerali da miniere, l’urban mining si svolge perciò all’interno delle città, dove risorse come metalli, plastica, legno, vetro e altri materiali possono essere recuperati e reinseriti nel ciclo produttivo. Questo processo contribuisce alla creazione di un’economia circolare cittadina, dove il valore dei materiali non viene perso, ma piuttosto ridistribuito.

I materiali recuperabili tramite urban mining

L’urban mining si concentra principalmente su materiali che sono abbondanti nelle aree urbane e che possono essere facilmente recuperati senza l’impatto distruttivo delle pratiche minerarie tradizionali. Ecco alcuni dei principali materiali che possono essere recuperati.

1. Metalli preziosi ed elettronici

I rifiuti elettronici, noti anche come e-waste, sono una fonte particolarmente ricca di metalli preziosi come oro, argento, palladio, rame e platino. Questi metalli si trovano in dispositivi elettronici obsoleti, come computer, smartphone, televisori e apparecchiature industriali. Anche se in piccole quantità, questi metalli sono altamente concentrati in dispositivi che vengono spesso scartati, ma che potrebbero invece essere recuperati attraverso tecniche di smaltimento adeguate.

2. Plastiche e polimeri

Un altro materiale recuperabile è la plastica, che può essere riciclata in una varietà di nuovi prodotti. Sebbene il recupero della plastica urbana rappresenti una sfida a causa della sua diversità, le tecnologie moderne permettono di separare e trattare diversi tipi di plastiche in modo da riutilizzarle in altri ambiti industriali. Il recupero della plastica aiuta a ridurre la produzione di plastica vergine e a quindi a limitare in modo particolarmente significativo l’inquinamento ambientale.

3. Vetro e materiali edilizi

Il vetro, che spesso viene utilizzato in finestre e bottiglie, è un materiale che può essere recuperato e riutilizzato senza perdere le sue proprietà. Nelle aree urbane, anche materiali edilizi come mattoni, cemento, legno e acciaio possono essere recuperati da edifici in disuso o demoliti e reintegrati in nuovi progetti di costruzione o riqualificazione urbana.

4. Fibra ottica e componenti elettronici

Componenti elettronici più complessi, come fibra ottica, circuiti stampati e altre parti di dispositivi tecnologici, sono un’altra risorsa che può essere recuperata. Questi materiali contengono metalli rari e altre risorse utili per la produzione di nuovi dispositivi.

Come vengono recuperati i materiali?

Il recupero dei materiali attraverso l’urban mining avviene grazie a un processo di selezione, trattamento e valorizzazione che varia a seconda della tipologia di materiale da recuperare. Ecco i principali metodi utilizzati. Il primo passo è la raccolta dei rifiuti, che avviene attraverso il sistema di gestione dei rifiuti urbani. I rifiuti sono raccolti e separati in base alla loro tipologia: elettronici, plastica, metalli, materiali edilizi, ecc. In alcuni casi, i rifiuti possono essere separati manualmente, mentre in altri sono utilizzati sistemi automatizzati come nastri trasportatori e macchinari di separazione.

Una volta separati, i materiali sono trattati per estrarre le risorse utili. Per esempio, i dispositivi elettronici sono smontati per recuperare i metalli preziosi tramite processi chimici o fisici, come l’uso di solventi o metodi di elettrolisi. Le plastiche sono triturate, lavate e trasformate in nuovi prodotti. Anche il vetro e i materiali edilizi sono trattati per essere riutilizzati nella produzione di nuovi articoli. Infine, i materiali recuperati sono reinseriti nel ciclo produttivo. Le risorse estratte tramite urban mining sono vendute a industrie che le riutilizzeranno per produrre nuovi beni, chiudendo così il cerchio dell’economia circolare e contemporaneamente aprendone uno nuovo.

I benefici per la città

Uno dei principali vantaggi dell’urban mining è la riduzione drastica dei rifiuti. La gestione dei rifiuti urbani è infatti uno degli aspetti più critici per le città moderne e l’urban mining offre una soluzione per minimizzare la quantità di materiali che finiscono nelle discariche. In particolare, ridurre i rifiuti elettronici e quelli edilizi può abbattere il volume dei rifiuti urbani e prevenire l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Inoltre, l’estrazione di risorse tramite urban mining ha un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto all’estrazione tradizionale, che comporta un uso intensivo di energia, acqua e terra. Recuperando materiali già presenti nelle aree urbane, si evitano le devastazioni ambientali tipiche delle miniere.

Questa pratica contribuisce anche a ridurre la necessità di estrarre nuove risorse dal sottosuolo, contribuendo alla sostenibilità e alla conservazione dell’ambiente. In particolare, materiali come oro, argento, rame e terre rare, che sono fondamentali per la produzione di dispositivi elettronici, possono essere recuperati in modo più efficiente e con un impatto ambientale minimo rispetto alla loro estrazione tradizionale.

L’urban mining è un settore che sta creando nuove opportunità occupazionali, sia dirette (come nei centri di riciclo e nelle imprese di gestione dei rifiuti) sia indirette (come nelle industrie che utilizzano materiali riciclati). La domanda di competenze specifiche, tra cui quelle nel campo della gestione dei rifiuti, della logistica e della ricerca tecnologica, è in aumento. Inoltre, le città che promuovono l’urban mining possono sviluppare nuovi settori economici legati al recupero e alla lavorazione dei materiali.

Un altro beneficio dell’urban mining riguarda la riqualificazione delle aree urbane. Spesso, gli edifici in disuso e le vecchie infrastrutture contengono materiali preziosi come mattoni, legno, metalli e vetro, che possono essere recuperati e riutilizzati in nuovi progetti edilizi. Questo non solo riduce il consumo di risorse nuove, ma preserva anche il patrimonio architettonico delle città, rendendo l’urbanizzazione più sostenibile e meno invasiva.

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