Le abitazioni del futuro guardano al passato: ecco i vantaggi dell’edilizia in legno, sostenibile, bella e confortevole.
La sostenibilità dell’edilizia inizia dalla scelta dei materiali e tra i materiali più sostenibili in assoluto c’è il legno, protagonista di una vera e propria riscoperta. Il legno è naturale, rinnovabile e ha un’impronta di carbonio più leggera rispetto all’acciaio o al cemento. Tanto che la massimizzazione del suo utilizzo nell’edilizia residenziale e commerciale potrebbe rimuovere circa 21 milioni di tonnellate di CO2 dall’atmosfera all’anno, il che equivale a togliere dalla strada 4,4 milioni di auto.
Secondo Euroconstruct entro il 2023 la produzione delle costruzioni in Europa raggiungerà 1.733 miliardi di euro (1,73 trilioni di euro) superando i livelli 2019 di ben 28 miliardi di euro (+1,7%) e che nei prossimi 30 anni ci sarà un incremento nel consumo globale di legname del +170%. Facciamo una panoramica sull’edilizia in legno e sulle sue prospettive.
Perché l’edilizia in legno è sostenibile?
Il legno è tra i materiali da costruzione più antichi, utilizzato per innalzare edifici fin dalla preistoria. Accantonato tra il XIX e il XX secolo in favore dell’acciaio e del cemento, apparentemente più performanti e duraturi, è oggi protagonista dell’edilizia sostenibile richiesta nell’ambito della transizione ecologica. L’hype si concentra in particolare sul legno massiccio, che sfrutta il tronco dell’albero in tutte le sue sezioni, e poi sul legno lamellare (CLT, Cross Laminated Timber). Tipologie ideali per costruire sia strutture portanti che rifiniture che mobilio, rigorosamente naturali e sostenibili.
Il legno è infatti composto per circa il 50% da carbonio. Gli edifici realizzati con questo materiale possono dunque contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nell’aria, perché fungono da serbatoi. Ogni metro cubo immagazzina circa una tonnellata di anidride carbonica che finirebbe altrimenti nell’atmosfera al termine del ciclo di vita di un albero.
Se utilizzato correttamente, il legno può perciò immagazzinare più carbonio di quello che viene rilasciato per le sue operazioni di raccolta, trasformazione, trasporto e assemblaggio. E l’energia richiesta per le operazioni legate al suo ciclo di vita è di gran lunga inferiore a quella di altri materiali da costruzione. Oltre alla bassa impronta di carbonio, infatti, nella sua applicazione industriale il legno consuma solo piccole quantità di combustibili fossili e fa affidamento su meno risorse – come l’acqua – rispetto ad altri materiali da costruzione. Quindi la sua sostenibilità è tangibile, misurabile e pianificabile, lungo tutto il ciclo di vita.
Se nell’edilizia all’utilizzo del legno si accompagnano determinati sistemi costruttivi con prestazioni superiori, inoltre, i vantaggi ecologici sono ancora più accentuati. Ciò è valido soprattutto per la prefabbricazione, con la realizzazione degli elementi dell’edificio prima del montaggio in cantiere e un’impostazione in ottica di design for disassembly. La sostenibilità del legno dovrebbe infatti essere valutata non solo in base all’approvvigionamento della materia prima, non solo lungo l’intera catena di approvvigionamento e produzione, ma anche in relazione alla vita del materiale trasformato in edificio. E un ciclo di vita sostenibile è soprattutto una questione di design. In altre parole, a partire dallo stesso materiale, un edificio in legno può essere progettato in maniera più o meno sostenibile a seconda di come viene concepita la sua struttura. Un prefabbricato semplice e veloce da montare e smontare a piacimento, sarà più sostenibile di una struttura fissa e inamovibile.
Ma la scelta del legno non è soltanto una questione di sostenibilità ambientale. È anche un modo per creare panorami urbani e ambienti esteticamente risolti, con effetti benefici sulla salute fisica e mentale delle persone. Lo predica il design biofilico, che consiste nell’integrazione della natura nell’edilizia sottoforma di materiali, linee e arredi naturali, per creare spazi più confortevoli e salutari.
Il legno CLT
Uno dei limiti maggiori dell’impiego del legno nell’edilizia è sempre stata l’impossibilità di costruire strutture multipiano. Il legno lamellare strutturale (CLT) ha però risolto il problema, consentendo di proporre soluzioni più complesse, con più unità abitative o altre destinazioni. Basti pensare a Mjøstårnetai, torre in legno di 18 piani per 85,4 metri situata a Oslo – l’edificio in legno più alto mai realizzato –, o alla torre HoHo di Vienna, alta 84 metri.
In Italia il pannello lamellare è noto come X-Lam, composto da strati incrociati incollati, con un 99,4% di legno e uno 0,6% di colla. Le singole tavole sono spesse 2 centimetri e il pannello finito dal 5 ai 30 centrimetri, in base alla quantità di tavole impiegate. I pannelli assemblati possono poi essere tagliati a seconda delle esigenze.
Ecco i suoi vantaggi:
- aumenta la resistenza meccanica e la flessibilità, sopportando carichi elevati e resistendo alle sollecitazioni sismiche
- aumenta la resistenza al fuoco
- è più sostenibile e impiega meno energia
- aumenta la velocità di esecuzione
- consente di prevedere i costi di realizzazione
Qualche esempio di edilizia in legno
Sono già tanti gli esempi di edilizia in legno CLT, residenziale e non. C’è il social housing di Rovereto, nove piani realizzati da Ri-Legno nell’area ex Marangoni Meccanica, in accordo agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. E poi c’è la casa costruita da Rubner Haus in Val Pusteria, con due livelli popolati da arredi e tecnologie avanzate. Una houseboat improntata al riuso e al riciclo, con sistema di accumulo a idrogeno e alimentazione con il fotovoltaico.
Passando agli hotel, nell’Atollo di Ari alle Maldive, sull’isola Bathalaa, Marlegno ha costruito il villaggio Sandies Bathala con 24 water villas e 46 beach bungalows. Un eco-resort in legno di conifera lamellare, senza bisogno di colle, rivestito di un materiale che resiste alla salsedine e riduce l’escursione termica. Ma c’è anche un magazzino di 3000 metri quadri e 21 metri di altezza tra le nuove costruzioni in CLT. È quello dell’azienda altoatesina Rothoblaas, che realizza proprio prodotti per l’edilizia in legno. E ancora il Rifugio Oberholz a Obereggen, a 2000 metri, che ha ottenuto il Surface Design Award 2022 grazie ai suoi portali in abete rosso.