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L’importanza della progettazione sostenibile

L’importanza della progettazione sostenibile

La progettazione sostenibile salva l’ambiente, tutela la salute delle persone e aumenta la resilienza delle aziende.

Con l’intensificarsi della necessità di un’azione radicale per il clima, le organizzazioni devono prestare molta attenzione alla progettazione dei prodotti, dato che l’80% dell’impatto ambientale di questi ultimi deriva da decisioni di progettazione. Ciò perché il momento in cui si progetta un prodotto è anche quello in cui si pianifica tutto il suo ciclo di vita. Pertanto, la progettazione sostenibile sta diventando sempre più centrale nella transizione ecologica verso un modello di sviluppo ecologico. Può, infatti, in positivo, favorire impatti ambientali e sociali positivi senza pregiudicare la redditività dei prodotti, anzi. Lo dimostra anche il report “Rethink: Why sustainable product design is the need of the hour” del Capgemini Research Institute.

Cos’è la progettazione sostenibile?

La centralità dell’utente e del guadagno dell’azienda nei modelli di business, senza riguardi per il resto, hanno senso soltanto in un’ottica commerciale a breve termine. Ma possono al contrario avere conseguenze deleterie per l’ambiente, per la società e, alla lunga, anche per le aziende e gli utenti stessi. A questo quadro insostenibile cerca di ovviare invece la progettazione sostenibile, che può essere vista come la massimizzazione dei benefici ambientali, sociali ed economici durante il ciclo di vita di un sistema, riducendo al minimo i costi sociali e ambientali associati.

Questa definizione riflette il quadro della Triple-Bottom-Line (TBL), in cui le prestazioni di un sistema sono misurate non solo in base al profitto che genera, ma anche rispetto all’impatto positivo sulle persone e sul pianeta. Alla base c’è un allargamento dello sguardo con cui si misurano i vantaggi generati da una determinata modalità di produrre, adottando una prospettiva a lungo termine.

Oggi la progettazione sostenibile è definita a livello globale ecodesign. Data la sua centralità nella transizione ecologica, è protagonista del tentativo delle istituzioni di stabilire una normativa che favorisca la sua adozione. Il 30 marzo 2022, in particolare, la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento che istituisce un quadro generale per la definizione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti, abrogando le norme attualmente in vigore che si concentrano esclusivamente sui prodotti connessi all’energia. Il regolamento riguarda perciò tutti i prodotti sul mercato interno, con l’obiettivo di renderli più durevoli, riutilizzabili, riparabili, migliorabili, riciclabili e in generale meno dannosi per l’ambiente.

Non solo ecosostenibilità

Fondamentalmente, la progettazione sostenibile è perciò una leva chiave che può aiutare le organizzazioni a raggiungere la carbon neutrality. Le emissioni legate alla produzione possono infatti rappresentare una quota importante delle emissioni complessive delle organizzazioni. Le strategie di progettazione sostenibile sono quindi fondamentali per mitigarle. Inoltre, in un contesto di crescente scarsità di materie prime causata da fattori ambientali e geopolitici, le organizzazioni devono anche ridurre la loro dipendenza dai materiali vergini e aumentare la resilienza della catena di approvvigionamento. Le strategie di progettazione sostenibile sono fondamentali per raggiungere anche questi obiettivi, consentendo il passaggio da un’economia lineare a una circolare.

Strategie di produzione che prediligono la durabilità, la riparabilità, la modularità, la riciclabilità, la recuperabilità del prodotto assicurano quindi un ridotto utilizzo di materie prime. Un risultato tanto più importante se si pensa che la metà delle emissioni globali di gas serra e il 90% della perdita di biodiversità sono attribuite proprio all’estrazione e alla lavorazione delle materie prime. È dunque evidente anche come la progettazione sostenibile possa rappresentare un asset inestimabile per rendere più lungimirante la visione di un’azienda. L’ecodesign prevede e affronta in anticipo i rischi aziendali futuri, promuove soluzioni innovative e tiene il passo con l’evoluzione delle esigenze dei consumatori.

Progettare in modo sostenibile conviene

L’obiettivo del report di Capgemini è perciò di capire quanto le organizzazioni hanno incorporato o pianificano di incorporare la sostenibilità nelle loro decisioni di progettazione e di indagare l’impatto della progettazione sostenibile su di esse, rispondendo a 4 domande:

  • Perché le organizzazioni hanno bisogno di puntare sulla progettazione sostenibile?
  • Fino a che punto sono le organizzazioni stanno dando la priorità alla sostenibilità nel design del prodotto?
  • Quali fattori stanno frenando i progressi nell’ecodesign?
  • Come possono le organizzazioni adattarsi alla normativa sull’ecodesign?

Naturalmente le prestazioni e le prospettive delle aziende in fatto di progettazione sostenibile variano in base ai settori e alla tipologia di prodotti. I risultati però sono piuttosto uniformi. Le organizzazioni che si concentrano sull’ecodesign, dunque, non trarranno vantaggio soltanto da una migliore conformità alla legge dei prodotti, dalla riduzione delle emissioni e dalla riduzione dei problemi di scarsità di risorse. Trarranno anche vantaggi economici diretti e indiretti, come una maggiore crescita dei ricavi e migliori relazioni con clienti e dipendenti. Adottare l’ecodesign significa cioè cogliere l’opportunità di differenziarsi sul mercato, gettando le basi per un successo a lungo termine.

Gli ostacoli all’ecodesign

Nonostante le prospettive, però, la sostenibilità deve ancora essere messa veramente al centro dei processi di progettazione dei prodotti nella maggior parte delle organizzazioni. Le organizzazioni, infatti, citano una serie di ostacoli al rinnovamento della progettazione. Il costo è spesso l’ostacolo principale, ma ci sono altre sfide interne ed esterne che le organizzazioni devono superare. Tra queste:

  • la mancanza di disponibilità di materiali sostenibili
  • la scarsa disponibilità di dati con cui valutare accuratamente gli impatti ambientali e sociali dei prodotti
  • la mancanza di competenze fondamentali di progettazione sostenibile, come il pensiero sistemico e il pensiero progettuale circolare

Inoltre, mentre tecnologie come gli strumenti di valutazione del ciclo di vita (LCA), l’intelligenza artificiale (AI), l’apprendimento automatico (ML), la produzione additiva, la bioinnovazione e i gemelli digitali possono aiutare in modo significativo la progettazione di prodotti sostenibili, la maggior parte delle organizzazioni non dispone ancora di strumenti adeguati o dei fondi per implementarli.

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