Nel futuro delle costruzioni ci sono green building costruiti con mattoni sostenibili a base di canapa e calce, in accordo con i principi della bioedilizia.
Secondo le Nazioni Unite (ONU), nel 2050 circa il 68% dell’umanità vivrà nelle città. Queste rappresentano solo il 3% della superficie del pianeta, ma consumano il 78% dell’energia e producono il 60% delle emissioni di gas serra. Ecco perché la transizione ecologica deve aprire le porte a una nuova bioedilizia, che renda più sostenibile il settore delle costruzioni mattone dopo mattone a partire dall’utilizzo di materie prime naturali per fabbricare green building. A proposito di mattoni, con la canapa e la calce è possibile crearne di completamente sostenibili!
Cos’è la bioedilizia?
Le nuove tendenze nella pianificazione urbana includono la costruzione di città basate su una pianta fatta di eco-quartieri, progetti urbani che mirano a ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente e a cambiare le abitudini di vita dei cittadini per renderli più responsabili. La fabbricazione di edifici e altre infrastrutture con tecnologie e materiali sostenibili è fondamentale a tal proposito. Un edificio verde o sostenibile (green building) è un edificio che, per il modo in cui è costruito e per lo stile di vita che promuove, tutela o persino migliora la qualità della vita dell’ecosistema in cui si trova.
Perché ciò accada è necessario agire su diversi fronti, rispettando i principi della bioedilizia, che mira innanzitutto a raggiungere un alto livello di efficienza: ottenere il massimo a partire da un utilizzo minimo di risorse, cioè energia, acqua e materie prime. Ma come si raggiunge questo risultato? Il riconoscimento ufficiale, accettato a livello internazionale, che stabilisce se un edificio merita di essere considerato sostenibile è il certificato LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Per ottenerlo un edificio deve essere sostenibile da ogni punto di vista e in ogni passaggio del suo ciclo di vita. E in particolare deve possedere le seguenti caratteristiche:
- posizione in luoghi non sensibili dal punto di vista ambientale e collegato alla rete di trasporti pubblici
- protezione dell’habitat naturale in cui è inserito e interazione con predilezione per l’utilizzo controllato di risorse naturali locali
- uso efficiente e ridotto dell’acqua
- ridotto consumo energetico, utilizzo di energia rinnovabile ed efficienza energetica
- impiego di sistemi di riciclaggio
- utilizzo di materiali sostenibili, riciclati e/o riciclabili per tutti gli elementi, strutturali e non
- qualità dell’ambiente interno, con aria pulita e materiali salutari per gli abitanti della casa, comfort termico e riduzione dell’inquinamento acustico
I materiali della bioedilizia
L’impiego di materiali sostenibili è il cardine della bioedilizia. Si tratta naturalmente di materiali che hanno il minor impatto possibile sull’ambiente. Non inquinano, ma sono anche innocui per la salute umana, non producono odori ed esalazioni e non hanno caratteristiche fisiche e chimiche pericolose. Ciò deve essere valido dal momento in cui vengono estratti al momento della loro eventuale dismissione, passando per il trasporto, la lavorazione e l’installazione. Esistono diverse categorie di materiali sostenibili, naturali o artificiali.
Per quanto riguarda i materiali naturali, è fondamentale che non siano in regime di scarsità e provengano dagli immediati dintorni del sito di costruzione. Possono essere considerati materiali sostenibili rattan, bambù, erba, lana, argilla e altri legni naturali che sono inesauribili o legno proveniente da una gestione forestale sostenibile.
Esistono poi materiali da costruzione ad alte prestazioni, sia naturali che artificiali, che risolvono i difetti di prestazione dei materiali tradizionali migliorandone la qualità e l’efficienza, per esempio per l’isolamento termico e acustico o la resistenza all’acqua e alle precipitazioni. Un fattore dirimente per poter definire davvero sostenibile ed ecocompatibile un materiale è però la sua riutilizzabilità o riciclabilità, che permettono di rimettono in circolo senza dover utilizzare nuove risorse per produrre nuovi materiali. È il caso di questi mattoni sostenibili a base di canapa e calce.
Mattoni sostenibili a base di canapa
Non basta però servirsi di materie prime naturali, riciclate o riciclabili, locali. Bisogna anche saperle trasformare e plasmare in modo altrettanto sostenibile, secondo i principi dell’ecodesign e del design for disassembly. Esistono a tal proposito degli elementi edili che permettono di raggiungere con più facilità una costruzione sostenibile nell’ottica della bioedilizia. Tra questi ci sono i mattoni, oggetto di molte sperimentazioni nell’utilizzo di materiali sostenibili.
Negli ultimi anni start up, aziende e tema di ricerca in tutto il mondo hanno dato vita a soluzioni strutturali e decorative sotto forma di blocchi e mattoni dei materiali sostenibili più disparati. Tra gli esperimenti più promettenti ci sono i mattoni in Blick, un biocomposito di canapa e calce con interessanti proprietà.
Sono contemporaneamente leggeri e resistenti alla compressione, hanno caratteristiche igroscopiche e costituiscono un buon isolante termo-acustico intero o esterno. Hanno infatti una struttura porosa e sono composti da un materiale alcalino, che assorbe o cede vapore acqueo all’aria a seconda delle necessità tenendo sotto controllo l’umidità ed evitando condense.
Data la densità di 300 kg/m3 e la conducibilità termica di 0,07 W/mK, possono essere impiegati anche in interventi strutturali di creazione di tramezzi per la suddivisione di ambienti interni, murature di tamponamento o di raddoppio per il miglioramento delle prestazioni termiche e acustiche.