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Serre bioclimatiche: scopri i vantaggi

Serre bioclimatiche: scopri i vantaggi

La natura è l’alleata più preziosa nella transizione energetica: portala in casa tua attraverso le serre bioclimatiche!

Portare la natura in casa e creare ambienti che integrano interno ed esterno non significa soltanto migliorare la qualità dell’aria e l’estetica di un edificio. Significa anche migliorare la termoregolazione naturale degli ambienti. Tra i trend attuali – ma destinati a durare – in fatto di interior design c’è, non a caso, il design biofilico, un approccio che va ben oltre l’ecodesign. È una collaborazione tra uomo e natura con vantaggi per entrambe le parti. Le serre bioclimatiche sono uno degli esempi migliori di questa sinergia, all’insegna della sostenibilità a 360 gradi.

Cos’è una serra bioclimatica?

Immaginate di stare al chiuso e all’aperto contemporaneamente, godendovi il paesaggio e il tepore del sole senza uscire nemmeno di casa e protetti dall’esterno. Le serre bioclimatiche o bioserre consentono di farlo. Si tratta di soluzioni architettoniche a base di vetro che generano benefici per tutti, persone e ambiente, e consentono di ridurre i consumi energetici.

Le bioserre sono infatti spazi chiusi a tutti gli effetti, ma interamente costituiti da vetrate, che massimizzano l’apporto dei raggi solari nel riscaldamento degli interni. Il vetro funge infatti da collettore solare. Convoglia cioè verso l’interno le radiazioni solari sotto forma di energia termica e la luce e contemporaneamente filtra gli altri agenti esterni. A seconda della latitudine e delle esigenze di ogni singola abitazione, la serra può essere opaca o trasparente. Ne esistono tre tipologie, secondo il rapporto instaurato con la struttura architettonica: incassata, semi-incassata e addossata.

Come si costruisce?

La decisione più importante da prendere nella progettazione di una serra bioclimatica è la sua posizione. L’orientamento della struttura a vetri, infatti, può decretare l’aumento del comfort e dei risparmi o al contrario costituire un problema in tutte le stagioni. L’obiettivo è di massimizzare l’apporto del sole, perciò l’esposizione a sud è la più indicata, con minima tolleranza nell’inclinazione verso Ovest o Est. Esporre la serra – e dunque gli interni – direttamente a Est o a Ovest significherebbe rendere incontrollabili i surriscaldamenti, mentre l’esposizione a Nord non consentirebbe al sole di entrare.

Anche l’esposizione a Sud, in ogni caso, rischia di provocare il surriscaldamento degli interni in estate. Ecco perché è importante adottare soluzioni per l’areazione del locale, scambiando l’aria calda interna con quella esterna. Ciò significa che la struttura deve essere apribile e naturalmente schermabile con tende, pannelli mobili e tapparelle di colore chiaro o contando sulla vegetazione. Se il muro di fondo della serra – quello a contatto con l’ambiente interno – è ad accumulo, la trasmissione del calore avviene in modo più agevole, consentendo di diffonderlo meglio al resto della casa.

Per fortuna esistono strumenti di progettazione per la costruzione di serre bioclimatiche. Alcuni permettono anche di calcolare gli apporti solari e il risparmio energetico dell’edificio che dovesse ospitarne una, in conformità con le norme UNI/TS 11300 e UNI EN ISO 13790.

I vantaggi delle serre bioclimatiche

Come già detto, le serre bioclimatiche possono fungere da collettori solari. E permettono così di sfruttare i raggi del sole per riscaldare gratuitamente gli ambienti, riducendo i consumi e i costi. Sono perciò sistemi solari passivi, che accelereranno la transizione energetica dell’edilizia sfruttando proprio l’“effetto serra”, che in questo caso costituisce un alleato del pianeta e non una minaccia.

Ma i benefici delle serre solari sono anche di natura estetica. Se la casa dà su un paesaggio naturale, le vetrate faranno entrare la natura in casa, dando vita a un rapporto osmotico tra interno ed esterno. Secondo i principi del design biofilico, che ha solide basi scientifiche, integrare la natura in casa non è soltanto una scelta estetica, ma anche salutare. L’uomo ne ha infatti fisiologicamente bisogno per stare bene mentalmente e fisicamente.

Le serre bioclimatiche, inoltre, sono com’è noto ambienti ideali per la crescita delle piante, che possono lì essere esposte a tutta la luce e all’umidità che necessitano. Permettono perciò di portare letteralmente la natura in casa nella modalità più immersiva possibile per gli abitanti: un’unione di esigenze tecniche, estetiche, energetiche e di benessere.

Detrazioni e permessi per la costruzione di bioserre

Nonostante la loro capacità di diminuire i consumi energetici dell’edificio e dunque di aumentarne l’efficienza, la costruzione di serre bioclimatiche non è soggetta a incentivi statali. Né che la serra costituisca un volume tecnico – che ospita gli impianti e non è abitabile – né che costituisca un ambiente considerabile esterno.

Un altro aspetto da tenere in conto se si desidera costruire una serra bioclimatica sono i permessi e le autorizzazioni da ricevere preventivamente. La normativa varia molto da regione a regione e anche i Comuni possono dire la loro, perciò converrà informarsi per tempo. In generale, le valutazioni dipendono dalla destinazione e dalla dimensione del volume, dalla capacità dimostrata della serra di ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio, dalla profondità, dall’apribilità e dalla schermabilità della struttura.

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