Sostenibilità e risparmio in bolletta vanno di pari passo grazie alle tecnologie ecosostenibili per la casa.
Il costo della benzina è alle stelle, le forniture di gas dalla Russia sono diminuite del 35% e l’UE ipotizza un tetto al suo prezzo, l’elettricità salta a causa del caldo anomalo che spinge i condizionatori a pieno regime. Insomma, l’energia di questi tempi costa tanto sia all’ambiente e alle persone. Eppure ci sarebbe un modo per alleggerire contemporaneamente sia l’uno che le altre, rendendo le bollette sostenibili sia dal punto di vista economico che da quello ambientale: le tecnologie ecosostenibili che già popolano il mercato.
La sostenibilità fa risparmiare
La sostenibilità oggi non è più un optional, né in casa né in azienda. È un obbligo morale, oltre che una soluzione per sviluppare business o per gestire casa in modo più resiliente e ottimizzato. La transizione richiederà naturalmente grandi investimenti e ha dunque un costo economico alto, a livello europeo, nazionale, regionale, comunale e persino familiare. Ma permetterà anche di risparmiare a lungo termine, a maggior ragione per quanto riguarda i consumi energetici. La corsa alla carbon neutrality, perciò, che, rispetto all’edilizia, si traduce nella progettazione di nZEB, porterà con sé anche una riduzione dei costi in bolletta. Uno scenario tanto più auspicabile oggi che le disponibilità e il prezzo di gas ed elettricità fanno discutere.
Ma perché la sostenibilità fa risparmiare in bolletta? Le tecnologie ecosostenibili per la casa inseguono l’efficienza energetica, soprattutto quelle legate all’impianto di climatizzazione e agli elettrodomestici. Garantire un consumo energetico efficiente e ridurre le emissioni di gas serra che ne conseguono – uno dei primi obiettivi della domotica e della building automation – significa infatti anche diminuire i relativi costi in bolletta, rendendoli oltretutto più prevedibili e controllati. L’aumento dell’efficienza energetica per governi, aziende, industrie e privati è perciò un passo importante, che aiuta a risparmiare denaro durante la transizione energetica verso fonti di energia rinnovabile e accorcia i tempi di ammortizzamento dell’investimento iniziale.
Le tecnologie ecosostenibili per la casa
Per aumentare la sostenibilità in casa e risparmiare è innanzitutto necessario adottare abitudini sostenibili. Per esempio, spegnere le luci quando non servono, scegliere elettrodomestici più efficienti dal punto di vista energetico o impostare temperature corrette per l’impianto di climatizzazione. Ma per raggiungere il livello successivo la chiave è costituire un ecosistema tecnologico progettato apposta per far risparmiare energia, tempo e denaro, fornendo gli strumenti necessari per produrre energia pulita e per monitorare i consumi in base alle esigenze.
Come produrre energia pulita?
Dal punto di vista della produzione di energia, le tecnologie ecosostenibili ideali al momento sono due:
- i pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo. L’investimento iniziale non è banale, ma i costi dei pannelli diminuiscono sempre più mentre l’efficienza aumenta. E soprattutto un sistema fotovoltaico installato sul tetto dell’abitazione consente a una famiglia di raggiungere facilmente l’autonomia energetica sfruttando i raggi del sole. In alternativa, è possibile installare un piccolo sistema sul balcone, che aiuti ad ammortizzare il costo delle bollette. L’importante è disporre anche di un sistema di accumulo, per stoccare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla quando necessario.
- Le pompe di calore. Anche le pompe di calore naturalmente richiedono un investimento iniziale, ma sono tecnologie ecosostenibili abbastanza mature da garantire in seguito un rapido ammortizzamento dei costi. Consentono infatti di climatizzare casa a partire dall’aria, dall’acqua o dal calore della terra (geotermia), a seconda della soluzione più adatta per l’abitazione.
Sul fronte della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, dal 2020 anche in Italia è inoltre disponibile lo strumento delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), che molto probabilmente rivoluzioneranno in modo in cui si produce, distribuisce e consuma l’energia. Rappresentano infatti una modalità compartecipata di gestione, in cui soggetti diversi si mettono in rete per raggiungere l’autonomia energetica, producendo, scambiando e accumulando elettricità e vendendo alla rete il surplus.
La domotica e la building automation
Ma altrettanto conta la gestione interna dei consumi, che oggi deve essere affidata alla domotica e alla building automation, per coniugare risparmio e sostenibilità. Il decennio che abbiamo davanti, infatti, non sarà orientato soltanto ad accelerare la transizione energetica, ma anche quella digitale: una twin transition che promette di dare vita a un progresso sostenibile e inclusivo. La domotica è un chiaro esempio di tecnologia al servizio del risparmio energetico (che è anche un risparmio economico). Spazio allora ai sensori, all’IoT e alla data analysis, per creare in casa un ecosistema intelligente formato da elettrodomestici, contatori e dispositivi di gestione smart. Una rete di tecnologie ecosostenibili che dialogano silenziosamente ottimizzando consumi e risparmi e massimizzando il comfort ambientale.