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Umidità e muffa non sono inquiline desiderate in casa e vanno debellate a ogni costo per tutelare la salute dell’edificio e delle persone.

Umidità e muffa in casa: cosa fare per risolvere il problema?

Umidità e muffa non sono inquiline desiderate in casa e vanno evitate o debellate a ogni costo per tutelare la salute dell’edificio e delle persone.

L’umidità e la muffa in casa rappresentano problemi più comuni di quanto si pensi, che possono compromettere il comfort abitativo, la salute degli occupanti e persino la solidità degli edifici. Comprendere le cause di questi fenomeni, i rischi associati e come affrontarli è fondamentale per garantire un ambiente domestico sano e sicuro.

Le cause di umidità e muffa in casa

L’umidità e la muffa possono manifestarsi per diverse ragioni. Le cause più frequenti sono:

  1. Infiltrazioni d’acqua, derivanti da perdite nel tetto, crepe nei muri o tubature danneggiate. L’acqua che penetra all’interno delle pareti favorisce l’accumulo di umidità e la crescita di muffe.
  2. Condensa, chesi verifica quando l’aria calda e umida entra in contatto con superfici fredde, come finestre o muri poco isolati. Questo fenomeno è comune in bagni e cucine, dove l’umidità ambientale è elevata.
  3. Scarsa ventilazione. Un’insufficiente circolazione dell’aria impedisce la dispersione dell’umidità. Gli ambienti privi di finestre sono particolarmente soggetti a questo problema.
  4. Isolamento termico inadeguato. Una casa con scarso isolamento favorisce il raffreddamento delle pareti, aumentando il rischio di condensa e, conseguentemente, la formazione di muffa.
  5. Eventi naturali. Inondazioni, allagamenti o piogge abbondanti possono saturare le pareti e i pavimenti di umidità, creando un ambiente ideale per la proliferazione di muffe.

I rischi per la salute

La presenza di muffa in casa non è solo un problema estetico o strutturale, ma può avere serie conseguenze sulla salute, soprattutto per i soggetti più vulnerabili. L’inalazione delle spore di muffa può causare tosse, respiro affannoso e congestione nasale. Le persone affette da asma, soprattutto, possono riscontrare un peggioramento dei sintomi.

Inoltre, le muffe sono allergeni noti. L’esposizione può scatenare reazioni come prurito, starnuti e occhi irritati, soprattutto nei soggetti già predisposti. Il contatto con superfici ammuffite può causare irritazioni cutanee o dermatiti. In rari casi, l’esposizione prolungata a muffe può portare a infezioni respiratorie, in particolare nei soggetti immunocompromessi.

Alcune muffe inoltre producono micotossine, sostanze che possono avere effetti negativi sul sistema nervoso, causando affaticamento, mal di testa e difficoltà di concentrazione.

Come identificare e prevenire umidità e muffa

Individuare precocemente i segnali di umidità e muffa è quindi essenziale per evitare problemi più gravi, perché spesso proliferano in un tempo molto ridotto. Tra i segnali da monitorare ci sono odore di umidità o di muffa, che può essere sintomo di muffa nascosta, condensa costante sulle finestre, che segnala un’elevata umidità interna, e naturalmente macchie scure o verdi sulle pareti.

Per prevenire questi problemi o stroncare sul nascere un problema di umidità, è utile da una parte adottare alcune semplici abitudini quotidiane e dall’altra intervenire prontamente per rafforzare o riparare la struttura e i suoi impianti. Per esempio:

  • ventilare regolarmente per favorire il ricambio d’aria, soprattutto dopo aver cucinato o fatto la doccia
  • utilizzare deumidificatori,che aiutano a ridurre l’umidità ambientale nei locali più umidi
  • riparare perdite d’acqua tempestivamente per evitare l’accumulo di umidità
  • migliorare l’isolamento termico, che aiutaa mantenere le pareti asciutte e a ridurre la formazione di condensa
  • utilizzare vernici antimuffa checreano una barriera protettiva contro la crescita delle muffe

Come affrontare la muffa esistente

Se invece la muffa è già presente, è importante agire rapidamente per eliminarla e prevenire la sua crescita ed estensione. La prima cosa da fare è pulire la superficie interessata con una soluzione di acqua e candeggina o bicarbonato di sodio oppure con aceto bianco o ancora con un detergente specifico per muffe, indossando per tutta l’operazione guanti e una mascherina per evitare l’esposizione alle spore. Nel mentre è consigliabile aprire le finestre.

In caso di muffa estesa su muri o soffitti potrebbe essere necessario rimuovere e sostituire i materiali compromessi, ma soprattutto sarà fondamentale rivolgersi a professionisti del settore, per una soluzione sicura, efficace e duratura.

Una volta ripulita la superficie è possibile ricoprirla di vernice antimuffa. Se la muffa torna spesso o è accompagnata da cattivi odori e umidità persistente, tuttavia, potrebbe esserci un problema strutturale. Anche in questo caso, bisogna contattare un esperto che lo individui e consigli come risolverlo in modo permanente.

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