Il sistema delle classi energetiche promuove l’adozione di uno stile di vita più sostenibile informando e sensibilizzando i consumatori.
Per incentivare la transizione energetica è necessario che tutti siano a conoscenza di quanto le tecnologie e gli impianti che utilizziamo ogni giorno consumano. L’etichettatura energetica e il sistema delle classi energetiche hanno questa funzione e costituiscono un sistema per diffondere consapevolezza e informazione funzionali all’adozione di uno stile di vita più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Ma come si leggono le etichette? E come funziona il sistema delle classi energetiche?
Cosa sono le classi energetiche?
Gli elettrodomestici, gli imballaggi, le lampadine, le automobili e persino le case possiedono un’etichetta energetica, che deve essere chiaramente esposta quando viene offerta in vendita o in affitto. L’efficienza energetica del prodotto è rappresentata in termini di classi energetiche dalla A alla G, dove A, verde brillante, è la più efficiente e G, rossa, la meno efficiente. Le etichette danno anche altre informazioni utili al cliente nella scelta tra i vari modelli disponibili. Le stesse informazioni dovrebbero anche essere fornite nei cataloghi e incluse dai rivenditori Internet sui loro siti web.
Nel tentativo di tenere il passo con i progressi nell’efficienza energetica delle tecnologie, per vari prodotti sono stati successivamente introdotti i gradi A+, A++ e A+++ e dal 2010 esiste un nuovo tipo di etichetta che fa uso di pittogrammi anziché di parole, per consentire ai produttori di utilizzare un’unica tipologia di etichetta per i prodotti venduti in paesi diversi.
A partire dal 2021, però, è stata progressivamente introdotta per tutti i prodotti una classificazione più semplice, che torna a utilizzare solo le lettere dalla A alla G. Le nuove etichette e classi energetiche sono state applicate inizialmente, dal 1° marzo 2021, a frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e televisori (e altri monitor esterni). Il 1° settembre sono seguite nuove etichette per lampadine e lampade con sorgenti luminose fisse e altri prodotti successivamente.
Il ridimensionamento porta anche a una migliore differenziazione tra i prodotti che invece, secondo la vecchia classificazione, comparirebbero tutti nelle stesse categorie. Un frigorifero che aveva la classe A+++ potrebbe per esempio diventare di categoria C, anche se è efficiente dal punto di vista energetico come prima. Il principio fondamentale è che la categoria A sarà inizialmente vuota e le categorie B e C scarsamente popolate, per aprire la strada all’innovazione e allo sviluppo di nuovi prodotti più efficienti.
L’efficienza energetica delle case
Anche gli edifici sono oggetto di una nuova classificazione energetica che compare sull’APE (Attestato di Prestazione Energetica), un documento obbligatorio da redigere in caso di compravendita e locazione di immobili. L’indice di classificazione è unico per tutte le regioni e si stabilisce analizzando diversi aspetti, come la qualità degli infissi o l’efficienza del sistema di riscaldamento.
Ognuna delle classi energetiche corrisponde dunque a un intervallo di consumo energetico espresso tramite l’indice di prestazione energetica globale (Epgl),c che indica i kWh al metro quadro per anno necessari per alimentare qualunque tecnologia e impianto in casa. I coefficienti energetici di un edificio sono:
- A4, con consumo minore o uguale a 0,40 EPgl
- A3, con consumo maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 Epgl
- A2, con consumo maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
- A1, con consumo maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
- B, con consumo maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 Epgl
- C, con consumo maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
- D, con consumo maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
- E, con consumo maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
- F, con consumo maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
- G, con consumo maggiore di 3,50 EPgl
Le altre informazioni sulle etichette energetiche
Le etichette energetiche sono suddivise in più campi, che contengono diverse informazioni sul prodotto, non solo quelle relative alle classi energetiche. In genere sono presenti:
- i dettagli dell’elettrodomestico, del modello, dei suoi materiali
- consumi, rendimenti, capacità, con informazioni specifiche in base al tipo di apparecchio
- il rumore emesso dall’apparecchio, descritto in decibel e con classi simili a quelle energetiche, da A a D
Direttamente sotto il grafico con la classe energetica c’è il consumo di energia in chilowattora/anno. Le lavatrici hanno informazioni più dettagliate sul consumo di energia rispetto ad altri elettrodomestici. Ad esempio, puoi leggere la durata del programma eco, la capacità di carico, la classe di efficienza della centrifuga, il consumo di acqua per ciclo di centrifuga e il livello di rumorosità nella parte inferiore dell’etichetta. Per le asciugatrici, informazioni come il consumo di acqua e la durata sono fornite separatamente per programmi di lavaggio completi e cicli di lavaggio. Sulle lavastoviglie, il consumo di acqua ed energia è indicato in base al programma eco. Per i frigoriferi è indicata la capienza in litri.
I benefici delle classi energetiche
Le etichette e le classi energetiche hanno l’obiettivo di aiutare i consumatori dell’UE a ridurre le bollette energetiche e l’impronta di carbonio. Prestando attenzione alla classe energetica degli elettrodomestici che si acquistano, è possibile sapere infatti precisamente quale sarà il consumo energetico. Meno consumo di elettricità significa e meno emissioni di gas serra nell’ambiente. Un sistema che aiuta a mantenere bassa l’impronta di carbonio, soprattutto se l’elettricità consumata deriva da fonti rinnovabili. Ma l’efficienza energetica delle apparecchiature elettroniche ha anche una dimensione economica. Usare meno energia elettrica per fare lo stesso lavoro corrisponde a bollette elettriche più basse.