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L’aggiornamento della norma UNI 11296 precisa gli accorgimenti da adottare per migliorare la prestazione acustica degli edifici.

La norma UNI 11296 su acustica e isolamento si aggiorna

L’aggiornamento della norma UNI 11296 precisa gli accorgimenti da adottare per migliorare la prestazione acustica degli edifici.

Da maggio è disponibile l’aggiornamento della norma UNI 11296 2024 che regola la posa dell’isolamento di facciata in particolare dal punto di vista acustico. L’acustica in edilizia è un tema centrale nella progettazione edile perché l’inquinamento acustico, un problema che affligge tutte le città, ha impatti devastanti sulla salute delle persone e di conseguenza sul valore degli immobili. Ecco cosa dice la norma UNI 11296 2024 in materia.

Cos’è l’acustica edilizia?

L’acustica edilizia, protagonista della norma UNI 11296, è la scienza del controllo del suono negli edifici e il particolare la sua trasmissione del rumore da uno spazio all’altro, che dovrebbe essere ridotta al minimo. Perché ciò accada bisogna adottare scelte specifiche in termini di tecniche di progettazione e materiali.

Tenere sotto controllo l’acustica negli edifici – sia residenziali che lavorativi – e limitare l’ingresso negli interni di suoni provenienti dall’esterno o da spazi adiacenti rumorosi è fondamentale per tutelare il benessere delle persone. L’inquinamento acustico, ovvero un livello di rumore fastidioso, può infatti avere un profondo impatto sulla salute tanto quanto ce l’hanno l’inquinamento atmosferico e quello idrico.

Gli effetti del rumore su salute e produttività

L’aggiornamento della norma UNI 11296 si è reso urgente perché studi dimostrano che il rumore ha un impatto importante sulla salute. Nel sonno, anche quando non tiene svegli, fa sì che il nostro cervello addormentato si comporti come se fosse sveglio e quindi che non si riposi. Inoltre, è la prima causa di perdita dell’udito e può portare anche a problemi di salute mentale, come ansia, stanchezza mentale e stress, che a loro volta possono provocare problemi di salute fisica.

Allo stesso modo il rumore può compromettere la concentrazione e la produttività nel caso di edifici adibiti a uffici. Una cattiva acustica può infatti distrarre, richiedendo gran parte della nostra capacità cerebrale. Ma anche rendere le persone meno disponibili e più frustrate o aumentare l’assenteismo da lavoro. Non parliamo poi degli edifici che richiedono tassativamente il silenzio, come teatri e sale da concerto, nei quali sarà fondamentale anche la qualità del suono interno.

Per tutti questi motivi inoltre l’inquinamento acustico abbassa il valore degli immobili, sia nel caso di affitto che di vendita. La progettazione acustica è quindi una parte cruciale della progettazione edile, a maggior ragione in aree in cui il rumore esterno è inevitabile, come strade o centri trafficati.

Come ottimizzare l’acustica degli edifici?

Ci sono due aspetti preliminari da considerare prima di avviare un progetto di isolamento acustico. Il primo è la provenienza del rumore, aerea o strutturale. Il secondo è la geometria degli spazi interni, che influenza il modo in cui il rumore si diffonde. Anche in presenza di aree molto rumorose o di una suddivisione degli spazi interni che non aiuta a schermare dal rumore, l’ingegneria acustica può migliorare le cose, sfruttando le caratteristiche di assorbimento, trasmissione e riflessione del suono delle superfici e dei materiali.

La progettazione di un involucro edilizio adeguatamente isolato, che tenga all’esterno i rumori, è al centro della norma UNI 11296. In genere gli stessi materiali che garantiscono un buon isolamento termico permettono di ottenere anche un buon isolamento acustico. Oltre al calore, infatti, trattengono o riflettono anche le onde sonore. I maggiori punti critici, esattamente come accade con l’isolamento termico, sono comunque le finestre e in generale le parti trasparenti dell’involucro. È infatti da qui che entra la maggior parte del rumore esterno.

È perciò importante selezionare finestre dalle buone prestazioni acustiche, prestando attenzione a tutte le loro parti: infissi, vetri e guarnizioni, oltre a pellicole per prestazioni speciali. L’installazione è un altro momento critico perché deve essere eseguita nel modo corretto perché i serramenti scelti siano efficaci. Anche il più piccolo spiraglio lascerebbe entrare aria e rumore.

La nuova norma UNI 11296 2024

L’importanza delle prestazioni acustiche ha spinto all’aggiornamento della norma UNI 11296 2024, ovvero “Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno”. La versione precedente della norma era datata 2018.

Pubblicato il 3 maggio, l’aggiornamento regolamenta la posa dei serramenti e l’isolamento della facciata nell’ottica di un miglioramento delle performance acustiche. I serramenti sono infatti soltanto uno degli elementi che concorrono a isolare acusticamente un edificio. La norma indica anche come verificare l’isolamento acustico nel caso di edifici già esistenti o simulare le prestazioni nel caso di nuove realizzazioni. In generale, l’aggiornamento della UNI 11296 approfondisce alcuni aspetti del tema. Sottolinea poi l’importanza della fase di progettazione e in particolare della posa dei serramenti e della scelta dei materiali per l’ottenimento dell’acustica desiderata.

L’aggiornamento si è reso necessario nell’ottica di una transizione del costruito che renda non solo più efficienti gli edifici, ma anche più confortevoli. A tal fine è fondamentale alzare la qualità delle soluzioni adottate e per farlo sono utili riferimenti e norme rigidi e precisi.

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