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Il progetto SAFE e gli arredi antisismici intelligenti

Il progetto SAFE e gli arredi antisismici intelligenti

Grazie al progetto SAFE, un nuovo sistema di arredi salva-vita proteggerà le persone durante i terremoti.

Si è concluso a dicembre del 2021 l’importante progetto di ricerca industriale SAFE, per la progettazione e realizzazione di arredi salva-vita destinati a scuole e uffici. La gran parte dell’edilizia italiana, com’è noto, è inadeguata rispetto al rischio di terremoti cui è sottoposta. In concomitanza con interventi strutturali che la mettano in sicurezza, però, si è cominciato a pensare anche a rivoluzionarne gli arredi, perché possano diventare anch’essi alleati nella protezione delle persone in caso di eventi sismici. È nato così nel 2018 il progetto SAFE, tutto italiano, co-finanziato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Lo stato dell’edilizia italiana

I terremoti che nel 2016 hanno devastato il centro Italia hanno dimostrato una volta per tutte la necessità di messa in sicurezza sismica del patrimonio edilizio italiano. I crolli subiti da strutture simbolo della comunità, come scuole, comuni e altri edifici della pubblica amministrazione, hanno in particolare spinto ad accelerare la transizione del settore, imprigionato in un’obsolescenza strutturale e normativa.

L’inadeguatezza generale dell’edilizia italiana relativamente alle misure anti-sismiche è dovuta certamente all’alta percentuale di edifici storici nei centri storici. Ma in particolare al fatto che è composta soprattutto da edifici costruiti prima degli anni ’80, quando non c’erano normative efficaci di prevenzione dei terremoti. Il famoso consiglio di ripararsi sotto gli architravi o, per gli alunni, sotto i banchi di scuola non ha evidentemente impedito la morte di decine di persone negli ultimi anni. È perciò necessario adottare soluzioni più efficaci e innovative, sfruttando le tecnologie moderne per accelerare un processo di adeguamento che in Italia si configura come particolarmente lento e complesso, data la natura dei suoi edifici. Il progetto SAFE è un esempio virtuoso in queste senso.

Il progetto SAFE

Il Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Innovazione del MUR ha l’obiettivo di migliorare l’istruzione superiore italiana e contemporaneamente di rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione del paese su diversi fronti. È rivolto in particolar modo alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e a quelle meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). E impiega 1.189 milioni di euro, tra fondi europei e nazionali, suddivisi nei 12 ambiti di applicazione individuati dal PNR 2015-2020. Tra questi, figura l’area “Design, Creatività e Made in Italy”, nell’orbita della quale si inserisce il progetto “SAFE. Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”.

Avviato nel 2018 e terminato nel 2020, è stato condotto dall’Università di Camerino, in collaborazione con Università dell’Aquila, Università della Basilicata, Cosmob SpA, Z. Ufficio Srl, it Srl, Styloffice SpA, Camillo SIrianni SAS, Santer Reply SpA, Filippetti SpA e Icam Srl. I fondi a esso destinati ammontano a 3.230.619,49 euro e serviranno ad allargare il focus dell’ingegneria sismica dalla risposta strutturale degli edifici agli elementi non strutturali.

Arredi intelligenti salva-vita

Il progetto si è rivolto dunque alle regioni del Centro Italia e, con un parternariato pubblico-privato, ha raccolto diverse competenze – Design, Ingegneria Strutturale, Informatica, Chimica – indirizzandole all’obiettivo di produrre sistemi di arredamento in grado di salvare la vita di chi li sta utilizzando in caso di terremoto. Gli arredi e gli altri elementi non strutturali, infatti, finora si sono dimostrati ostacoli durante le situazioni di pericolo. Se sono riusciti a proteggere le persone, è stato più per caso che per consapevolezza. L’obiettivo del progetto SAFE è di valorizzare questa seconda funzione di protezione passiva.

Gli ambiti di utilizzo degli arredi intelligenti saranno perciò scuole e uffici, nell’ottica di soddisfare la richiesta di maggiore sicurezza nei luoghi altamente frequentati. Non solo grazie all’aumento delle loro prestazioni di resistenza ai carichi, ma anche grazie a tecnologie all’avanguardia. E in particolare quelle tipiche degli smart objects e dell’IoT:

  • sensori di monitoraggio della presenza di persone per il raccoglimento di dati
  • una rete di comunicazione che rimane operativa anche durante i blackout
  • piattaforme informatiche per la loro analisi e per il management delle attrezzature intelligenti

In questo modo, i sistemi di arredi tipici di scuole e uffici – tavoli, scrivanie, pareti attrezzate o divisorie – consentiranno di proteggere le persone dai crolli. E soprattutto di localizzarle più facilmente nel caso in cui fossero rimaste intrappolate sotto le macerie. Per di più, saranno sostenibili, rifiniti con materiali riciclabili e dalla capacità antibatterica. Nulla vieta, naturalmente di utilizzare questo genere di arredi anche per ambienti domestici o alberghieri.

Grazie all’approccio multidisciplinare, alla condivisione del know-how e alla collaborazione di pubblico e privato, il progetto SAFE è un ottimo esempio di come rinnovare il comparto Legno-Arredo italiano, sviluppandone la competitività internazionale. Il settore è infatti tra i più importanti per il made in Italy ed è composto soprattutto da PMI artigiane, bisognose di innovazione e digitalizzazione. I risultati del progetto, infatti, saranno riutilizzabili e perfezionabili anche oltre il periodo della ricerca sotto l’egida del PON. E avranno il compito di stimolare il rinnovamento delle norme antisismiche italiane, così come gli interventi per attuarle.

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